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Jackie

Regia di Pablo Larrain vedi scheda film

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La recensione su Jackie

di sasso67
8 stelle

Ho la fortuna di essere nato qualche anno (non molti purtroppo) dopo la morte di J.F. Kennedy e quindi di non avere vissuto la sua epopea alla Casa Bianca. Della presidenza Kennedy, della moglie ed anche della sua morte me ne aveva sempre parlato mia madre, che l'anno dell'assassinio di Dallas aveva compiuto 18 anni. Dal punto di vista dell'immagine, qualcosa di simile alla coppia JFK/Jackie può essere stato rappresentato, negli anni Ottanta, dal segretario generale del PCUS Michail Gorbaciov e da sua moglie Raissa, per i quali le cronache cominciarono a parlare della politica sovietica con colori precedentemente inusitati.

A proposito di Jackie, oltre ai precedenti film di Larrain (classe 1976), sono stati citati, con ragione, L'uomo che uccise Liberty Valance e Shining. Il primo perché anche questo film, come quello di Ford, è raccontato dal protagonista a un giornalista ed anche qui, come sempre nei film che hanno ad oggetto episodi della storia americana, è necessario che tra la realtà e la leggenda sia quest'ultima ad essere raccontata sulle pagine dei giornali e dei libri. Ed è in questo senso che la protagonista racconta suo marito, Presidente degli USA, come il Re Artù della Tavola Rotonda di Camelot, tralasciando tutto quanto si è venuto a sapere sul suo conto, dalle tante amanti alla preponderanza di una famiglia tutt'altro che irreprensibile.

Riguardo al film di Kubrick, la Jacqueline Bouvier Kennedy di Jackie,  si sente dentro la Casa Bianca, edificio ormai "posseduto" dal nuovo presidente Lyndon Johnson e da sua moglie Ladybird, come il piccolo Danny Torrance nelle stanze e nei corridoi dell'Overlook Hotel. Gli oggetti d'arte acquistati dalla stessa first lady e i cimeli storici appartenuti ad altri precedenti inquilini della Casa Bianca (per lo più ad Abramo Lincoln, il primo presidente americano assassinato) servono soltanto a rendere quelle stanze più sinistre ed inquietanti.

Si tenga alla larga da questo film, per evitare delusioni, chi si aspetta una biografia anche parziale di Jacqueline Kennedy: Jackie è un ritratto personale di una persona in un dato momento, nel caso di specie, il momento in cui una delle persone al mondo più esposte ai riflettori della stampa e del pubblico internazionale sente, letteralmente, di avere perso tutto. Anche alla luce di quello che abbiamo saputo essere accaduto dopo, è difficile non vedere l'attimo narrato da Larrain come quello fondamentale di un'esistenza intera, la cui prima parte è quella che vede Jackie rientrare alla Casa Bianca indossando ancora il tailleur imbrattato di sangue, organizzare un funerale a misura sua prima ancora che del presidente assassinato e costringere il giornalista a pubblicare la versione leggendaria dei fatti. Dopo di che, non resta che accogliere l'invito dell'anziano prete, di andare a letto la sera riponendo i grandi interrogativi sulla vita e di alzarsi la mattina preparandosi una tazza di caffè (magari nella lussuosa villa di un ultra miliardario greco). (31 luglio 2017)

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