Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
Ennesimo film sull'assassinio del presidente Kennedy in cui la protagonista, stavolta, è la moglie, Jackie, interpretata da una Nathalie Portman in vena. La pellicola è da vedere solo per i dialoghi fra la Portman, Peter Sarsgaard, Billy Crudup e il compianto John Hurt, perché per il resto non sembra andar oltre la modesta fiction che passa in tv.
Ennesimo film sull'assassinio del presidente Kennedy in cui la protagonista, stavolta, è la moglie, Jackie, interpretata da una Nathalie Portman in vena. La pellicola è da vedere solo per i dialoghi fra la Portman, Peter Sarsgaard (Bobby Kennedy), Billy Crudup (un giornalista) e il compianto John Hurt (interpreta un sacerdote, ma non so se quello che dice è solo frutto della sceneggiatura, oppure faccia accenni alla sua malattia) , veramente brillanti e seri cone si conviene ad un prodotto di questo genere, perché per il resto non sembra andar oltre la modesta fiction che passa in televisione oggigiorno. Passarla direttamente a Netflix, o in qualche altra tv del circuito via cavo, non avrebbe giovato alla pellicola? Per me, sì. Certo, il film si lascia guardare, ma non l'ho trovato certo il capolavoro che molti dicono. Atmosfera fin troppo funerea, con dialoghi detti spesso a bassa voce, per una tragedia che vorremmo finalmente spiegata in ogni minimo particolare. Colpisce quando Jackie/Nathalie s'impunta e vuole partecipare in prima persona alla parata del funerale del marito perché, sconvolta, vuole essere vittima come JFK di una fatale pallottola e morire assieme al marito. Spero che non ci sia un "JACKIE 2" dove ai parla della relaziobe dell'ex-first lady con il magnate greco.
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