Regia di Pablo Larrain vedi scheda film
A dirigere Jackie è il regista, sceneggiatore e produttore cileno Pablo Larraín. Figlio di due politici conservatori, Larraín esordisce nel 2005 con Fuga a cui fa seguito la cosiddetta trilogia politica sul Cile, composta da Tony Manero, Post Mortem e No - I giorni dell'arcobaleno (nominato agli Oscar come miglior film straniero). Prima di Jackie firma inoltre Il Club, con cui ha rimediato il Gran premio della giuria al Festival di Berlino, e Neruda, incentrato su un periodo particolare della vita del poeta Pablo Neruda. Jackie rappresenta la sua prima opera in terra straniera, finanziata da produttori americani e distribuita da un grande studio (Fox Searchlight). A spiegare il perché della particolare biografia è lo stesso regista: "La moglie trentaquattrenne Jacqueline Kennedy sedeva accanto a lui. Questa frase che accompagnava tutti i reportage dell'epoca mi sono chiesto cosa Jackie ha provato. Conosciamo tutti la storia dell'assassinio di John F. Kennedy ma cosa succede se ci concentriamo solo su sua moglie Jacqueline? Come è stato per lei nei tre giorni seguenti all'assassinio annegare del dolore, relazionarsi con i figli e sapere che tutto il mondo la stava osservando?
Jackie era una regina senza corona che in pochi minuti ha perso sia il trono sia il marito. Elegante, desiderabile e sofisticata, Jacqueline Kennedy è stata una delle donne più fotografate e documentate del XX secolo. Eppure, sappiamo molto poco di lei. Dal privato intenso e imperscrutabile, la possiamo definire la donna famosa più sconosciuta dell'era moderna. Mi piace pensare che non sapremo mai niente di sicuro su di lei. Non conosceremo mai il suo odore o la scintilla che aveva negli occhi. Possiamo però cercare frammenti della sua esistenza e mettere insieme quello che troviamo. Jackie è nato così: mettendo insieme frammenti, pezzi di memoria, posti, idee, immagini e persone.
Il presidente Kennedy morì giovane e la sua esperienza alla Casa Bianca rischiava di finire nel dimenticatoio. Anche nella nebbia e nella confusione del suo dolore, Jacqueline Kennedy sapeva che qualcuno doveva chiudere il cerchio e far sì che JFK passasse inosservato. Nel corso dei pochi giorni che precedettero il funerale, è riuscita a trasformare il marito da uomo in leggenda, definendone l'immagine e consolidandone il lascito storico. E, così facendo, è diventata un'icona, per sempre ricordata con il suo solo nome di battesimo: Jackie".
Protagonista di Jackie nei panni della First Lady è il premio Oscar Natalie Portman. La affiancano gli attori Peter Sarsgaard (interprete di pellicole da Oscar come Dead Man Walking e Boys Don't Cry e marito della collega Maggie Gyllenhaal) nei panni di Bobby Kennedy, il fratello del presidente; Greta Gerwig (musa di Woody Allen in To Rome with Love, protagonista di Frances Ha e già al fianco della Portman in Amici, amanti e...) come Nancy Tuckerman, segretaria personale di Jackie; Billy Crudup (noto per i suoi ruoli in Big Fish e Il caso Spotlight) nei panni del giornalista a cui Jackie concede una lunga intervista; John Hurt (150 film alle spalle e due volte nominato agli Oscar) come il prete con cui Jackie si confessa poco dopo la morte del marito; e John Carroll Lynch come Lyndon Baines Johnson, vicepresidente costretto dalle circostanze ad assumersi la presidenza degli States.