Regia di Nicolas Pesce vedi scheda film
Rivestito di un bianco e nero rigoroso, da cinema classico, arriva dall'America uno degli horror che più han fatto parlare di sé, ovvero questo "The Eyes Of My Mother", dell'esordiente Nicolas Pesce, classe 1990. "The Eyes" è puro gotico americano, tutto casa patriarcale, vecchi granai, foreste hillbillies e psicotici di provincia, ma non si abbandona a un facile "slasher" con la solita famiglia disturbata, ma prova ad andare più nel profondo della psiche e dell'anima della (splendida) protagonista. La trama la racconta come un'emigrata portoghese, di madre chirurga e sezionatrice di cadaveri, che rimane lentamente da sola, dopo la morte violenta della genitrice e l'apatia inquietante del padre. Morto pure il genitore, che lei tiene in casa come una persona viva, inizia un ballo agghiacciante, ampliato da un bianco e nero che vira più all'oscurità che alla luce, dove la ragazzina cresce, uccide, seziona, incatena e quant'altro, chiunque entri nel suo raggio d'azione. Sopra tutto questo si stende un malinconia di fondo molto malata, esaltata dal "fado", la tipica musica "blues" portoghese, e dal desiderio di Francisca di trovare amore o famiglia. E' un horror sui generis, che vive tutto d'atmosfera, riuscita, e pecca di una trama vera e propria, dove non si spiega nulla e le cose succedono in modo disturbante e implacabile. Qualcosa di diverso, ben lontano da un semplice, scontato, horror estivo. Interessante.
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