Regia di Tim Sutton vedi scheda film
Un regista spocchioso qui gira un dramma che fa della censura e, soprattutto della monotonia, il suo principale leitmotiv. Sono ottanta minuti di sbadigli e di insopportabile vuoto narrativo, secondo solo ad un direzione minimalista, piatta e snervante. Un titolo che provoca sofferenza durante la visione per quanto inguardabile.
Le storie di alcuni ragazzi si intrecciano in un'atmosfera di apatica sopportazione. Mentre il giorno trascorre, dall'alba alla sera, la vita dei protagonisti procede in un clima di disperata rassegnazione. Un appassionato di fucili (Robert Jumper), manifesta sintomi di malessere esistenziale che culminano in una strage, quella sera stessa, all'interno di un cinema.
Film drammatico, ispirato dai tragici eventi accaduti nel cinema Aurora (Colorado) nel 2012, durante la proiezione del film Il cavaliere oscuro (The dark knight rises): un cecchino colpisce a morte dodici persone, ferendone a decine. Detto che discutibile è l'idea di fondare un film sul fatto di cronaca, va aggiunto che Tim Sutton realizza un prodotto senza mezzi, totalmente minimalista e sviluppato "per sottrazione". Troppa sottrazione, perché alla fine quel che resta è un lavoro che si ferma attorno agli ottanta minuti, percepiti però dallo spettatore come se fossero ottocento. Privo di ritmo, con una spiazzante e flemmatica soundtrack, e dialoghi da show televisivo stile Grande "fardello", questo brutto, bruttissimo (opinione personale s'intende), Dark night tradisce qualunque aspettativa: non ha contenuto, pur trattando un fatto reale ed il problema delle armi da fuoco (ora in arrivo -dall'America- anche in Italia) e manca anche di spettacolarità. Inoltre scontenta gli amanti dell'horror (genere ben evaso dal regista) pur essendo, invece, stato presentato come affiliato al genere, a cominciare dall'altrettanto riduttiva e inguardabile locandina.
Alla fine Dark night è il contrario di quel che dovrebbe: un film che si intitola "notte oscura" e che è girato nella più luminosa (e lenta, e tediosa) giornata; che racconta di un cecchino senza mostrare nessun tipo di azione e che si protrae malamente anche sul piano visivo. Probabilmente incompreso, forse evitabile, di certo mai più rivedibile...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta