Regia di Tim Sutton vedi scheda film
Nel 2012 un ex dottorando di neuroscienze fece irruzione in un multiplex di Aurora, in Colorado, in occasione della prima de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ennesimo episodio della saga dedicata da Christopher Nolan al personaggio di Batman, e uccise a colpi di fucile 12 persone. Se non si conoscono questi fatti, ciò che viene dato in pasto al malcapitato spettatore sono riprese delle cittadina dall'alto, lampioni, prese elettriche, cofani di automobili, quasi sempre senza alcun movimento della macchina da presa. Più sei ritratti di altrettanti debosciati - su tutti, il ragazzino che indica come suo migliore amico un tizio conosciuto su internet che però non ha mai incontrato dal vivo e una ragazza che passa giornate intere a scattarsi dei selfie - ciascuno dei quali potrebbe avere avuto una qualche ragione per commettere la strage. Se qualcuno vi dovesse dire che fino alla fine il film gioca sull'ambiguità dei personaggi, distribuendo salomonicamente la potenzialità della strage, non credetegli: gli indizi sono talmente telefonati che viene voglia di fare lo spoiler.
Dark night ha il solo merito di giocare foneticamente col film della sera della strage (provate ad aggiungere k alla seconda parola…): per il resto è cinema borioso, allusivo, lentissimo, intraducibile da chiunque non sia al corrente dell'episodio di cronaca al quale rimanda e, in ultima analisi, tutt'altra cosa rispetto a lavori multiprospettici e frastagliati come …e adesso parliamo di Kevin o Elephant.
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