Un paesaggio di periferia fa da inevitabile testimone agli eventi che culminano in un massacro in un cineplex. Nel corso di una sola giornata, dal sorgere del sole fino a mezzanotte, sei sconosciuti - tra cui il cecchino - condividono il loro incubo americano.
Certo non un film horror, forse film documentario sui giovani americani di provincia, annoiati e perdenti.Che dire ? Veramente un film/docum. noioso, per chi soffre d'insonnia potrebbe essere utile....dura anche troppo....insufficiente. Voto 4
Un regista spocchioso qui gira un dramma che fa della censura e, soprattutto della monotonia, il suo principale leitmotiv. Sono ottanta minuti di sbadigli e di insopportabile vuoto narrativo, secondo solo ad un direzione minimalista, piatta e snervante. Un titolo che provoca sofferenza durante la visione per quanto inguardabile.
Horror inesistente e Pellicola assurda che non mette mai Paura / Terrore o altro ancora.Non male un'Attrice nella Doccia e la stessa in un cambio Bikini (quindi,se il Film e' tutto qua ... ???!!!).voto.0.0.0.
Non è affatto un horror bensì l'indolente quiete prima della rabbiosa tempesta (non mostrata). Proprio l'ellissi emotiva - l'assenza degli esiti del macello - genera angoscia (e fastidio).
Classificato come un horror, genera tra il pubblico incomprensioni e pure ira. Ma il film di Sutton, l'orrore che cova dentro la personalità di qualche ragazzo annoiato o frustrato, lo descrive nei minimi agghiaccianti dettagli. Debitore di Van Sant.
Le storie di alcuni ragazzi si intrecciano in un'atmosfera di apatica sopportazione. Mentre il giorno trascorre, dall'alba alla sera, la vita dei protagonisti procede in un clima di disperata rassegnazione. Un appassionato di fucili (Robert Jumper), manifesta sintomi di malessere esistenziale che culminano in una strage, quella sera stessa, all'interno di un cinema.
… leggi tutto
Venezia 73 aspettava l'horror di Tim Sutton come una grande novità, in quanto è da anni che il festival di Barbera non proponeva al pubblico un film di genere (se non nel caso di qualche classico restaurato). Ebbene, la platea di Venezia è rimasta delusa. Dark Night è l'anti-horror per eccellenza. Eppure l'orrore c'è sempre, e non sta negli jump-scares ma nei… leggi tutto
VENEZIA 73 - FUORI CONCORSO
Non ho mai particolarmente amato lo stile asciutto e pseudo-documentaristico che ha fino ad ora caratterizzato le prime due opere di Sutton, invitato in entrambe le occasioni precedenti al TFF e uno specialista a filmare i disagi interiori dell'età tardo adolescenziale.
Classificato un pò troppo frettolosamente come horror, il film attira masse… leggi tutto
Passi tutto. Compreso il tempo che non basta mai, specie quello di guardare. Però questa classificazione nel genere “horror” cui si conformano (ubi imdb...) gli amici responsabili di FilmTv è inaccettabile, fastidiosa, fuorviante, e per alcuni (tipo io) anche umiliante.
Come è inaccettabile il coro di sbadigli degli intelligentoni che…
Quello ispirato alle stragi immotivate delle città americane rischia di diventare un genere cinematografico a sé stante: basti pensare, per restare alla sola cinematografia statunitense, al documentario contro la libertà di armarsi indiscriminatamente Bowling a Columbine (2002) di Michael Moore e al lungometraggio "fenomenologico" Elephant (2003) di Gus Van Sant. Questo di…
Le storie di alcuni ragazzi si intrecciano in un'atmosfera di apatica sopportazione. Mentre il giorno trascorre, dall'alba alla sera, la vita dei protagonisti procede in un clima di disperata rassegnazione. Un appassionato di fucili (Robert Jumper), manifesta sintomi di malessere esistenziale che culminano in una strage, quella sera stessa, all'interno di un cinema.
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Nel 2012 un ex dottorando di neuroscienze fece irruzione in un multiplex di Aurora, in Colorado, in occasione della prima de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, ennesimo episodio della saga dedicata da Christopher Nolan al personaggio di Batman, e uccise a colpi di fucile 12 persone. Se non si conoscono questi fatti, ciò che viene dato in pasto al malcapitato spettatore sono riprese delle…
Affermando che la reale natura dell’anima americana è “dura, isolata, stoica e assassina” DH Lawrence ha spalancato le porte a numerose considerazioni intorno al percorso esistenziale dell’eroe americano così come viene ritratto nel cinema proveniente dagli States. Basterebbe rammentare Taxi Driver di Martin Scorsese e fare il conto dei lungometraggi che…
Sforbiciate di vita giovanile. Frammenti di manie strappate ai selfie, senza cura, come si usa oggi. Un lampo e via. Questo film cavalca l’improvvisazione con il gusto indagatore che è l’immagine speculare dell’esibizionismo spiccio. È il guardare che fa da contraltare al mettersi in mostra, al disagio che si tinge dei colori follemente accesi di…
VENEZIA 73 - FUORI CONCORSO
Non ho mai particolarmente amato lo stile asciutto e pseudo-documentaristico che ha fino ad ora caratterizzato le prime due opere di Sutton, invitato in entrambe le occasioni precedenti al TFF e uno specialista a filmare i disagi interiori dell'età tardo adolescenziale.
Classificato un pò troppo frettolosamente come horror, il film attira masse…
Ci sono voluti tre anni, e qualche conoscenza cinematografica in più, perché io individuassi nel corto Venezia/Massi di Simone Massi, proiettato all'inizio di ogni proiezione al Festival di…
Venezia 73 aspettava l'horror di Tim Sutton come una grande novità, in quanto è da anni che il festival di Barbera non proponeva al pubblico un film di genere (se non nel caso di qualche classico restaurato). Ebbene, la platea di Venezia è rimasta delusa. Dark Night è l'anti-horror per eccellenza. Eppure l'orrore c'è sempre, e non sta negli jump-scares ma nei…
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Commenti (7) vedi tutti
Certo non un film horror, forse film documentario sui giovani americani di provincia, annoiati e perdenti.Che dire ? Veramente un film/docum. noioso, per chi soffre d'insonnia potrebbe essere utile....dura anche troppo....insufficiente. Voto 4
commento di ivcaviccUn regista spocchioso qui gira un dramma che fa della censura e, soprattutto della monotonia, il suo principale leitmotiv. Sono ottanta minuti di sbadigli e di insopportabile vuoto narrativo, secondo solo ad un direzione minimalista, piatta e snervante. Un titolo che provoca sofferenza durante la visione per quanto inguardabile.
leggi la recensione completa di undyingUna panoramica della periferia americana,dove dominano le armi e la noia quasi totale....horror ??...boh...ci ho capito ben poco.
commento di ezioHorror inesistente e Pellicola assurda che non mette mai Paura / Terrore o altro ancora.Non male un'Attrice nella Doccia e la stessa in un cambio Bikini (quindi,se il Film e' tutto qua ... ???!!!).voto.0.0.0.
commento di chribio1Non è affatto un horror bensì l'indolente quiete prima della rabbiosa tempesta (non mostrata). Proprio l'ellissi emotiva - l'assenza degli esiti del macello - genera angoscia (e fastidio).
commento di Leo MaltinAccade una notte. Ma è sempre notte. Una notte oscura.
leggi la recensione completa di OGMClassificato come un horror, genera tra il pubblico incomprensioni e pure ira. Ma il film di Sutton, l'orrore che cova dentro la personalità di qualche ragazzo annoiato o frustrato, lo descrive nei minimi agghiaccianti dettagli. Debitore di Van Sant.
leggi la recensione completa di alan smithee