Regia di Werner Schroeter vedi scheda film
Uno spaccato, fedele nei dati storici e nelle connotazioni regionali, della società napoletana, rimasta ancorata a quegli apparati locali originariamente costituiti dal popolo per tamponare l'influenza del maltollerato regime borbonico. Queste microstrutture si sostituiscono alle istituzioni, in famiglia, in politica e nel mondo del lavoro, creando aree di potere personificato che, in quanto tali, troppo facilmente diventano teatro di abusi, sfruttamento e prevaricazioni. Ne sono vittime soprattutto i giovani, che, inizialmente, per ingenuità, ed in mancanza di altro, li scambiamo per punti di riferimento validi per affrontare le necessità del presente e per progettare il loro futuro.
Il regista rivolge alla realtà geografica ritratta in questo film uno sguardo impietoso e distaccato, scegliendo un linguaggio scenico grezzo, che nulla vuole comunicare, spiegare o giudicare, ma tutto vuole rappresentare nei suoi aspetti concreti ed effettivi.
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