Se anche la modernità culturale ha una spinta propulsiva che può portare all'emancipazione femminile, questo sembra dirci l'autrice, in molti avamposti sperduti nel mondo ad avere la meglio sono le costrizioni sociali che tengono insieme la comunità, pena l'insanabile rottura di legami familiari ed affettivi attraverso cui quelle forze fanno presa.
Vittime della prepotenza maschile, che le usa a vario titolo per poi tralasciarle come oggetti inutili, le donne del lucido film della Zexer tentano di ribellarsi e reagire, per rientrare nei ranghi ed accettando amaramente il loro destino, coscienti che dal loro comportamento intransigente potrebbe derivare un danno più grave alla famiglia.
Jalila deve sottostare suo mlagrado alle nozze del marito con una seconda sposa più giovane e contrastare la pericolosa indipendenza della figlia maggiore innamorata di un ragazzo di un diverso clan tribale. I suoi strenui tentativi di mediazione sono messi in crisi dalla ferma risoluzione del consorte di dare in sposa la ragazza ad un uomo che lei non reputa degno.
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Jalila deve sottostare suo mlagrado alle nozze del marito con una seconda sposa più giovane e contrastare la pericolosa indipendenza della figlia maggiore innamorata di un ragazzo di un diverso clan tribale. I suoi strenui tentativi di mediazione sono messi in crisi dalla ferma risoluzione del consorte di dare in sposa la ragazza ad un uomo che lei non reputa degno.
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In un piccolo villaggio ai confini con la Giordania una famiglia sta affrontando un momento di crisi. Il capofamiglia, Suleiman, ha appena preso la sua seconda moglie, e questo provoca il malcelato risentimento della prima, Jalila, con la quale ha già avuto diversi figli. La più grande Layla, studia all’università dove ha conosciuto un ragazzo di cui si è…
In un poverissimo villaggio beduino in Israele, a due passi dalla fontiera con la Giordania, sono in corso i festeggiamenti per il matrimonio di Suleiman con la sua seconda moglie. Jalila, la prima consorte, fatica a nascondere il suo senso di umiliazione e, proprio in quei giorni, scopre la relazione della figlia maggiore Layla con un collega dell’università che frequenta. I…
ANTEPRIME DALLA FRANCIA: "Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da… segue
L'orgoglio delle donne beduine in una bidonville ai limiti del deserto.
Una donna sui quarant'anni è costretta ad accettare che il marito prenda in moglie un'altra donna più giovane, dovendo anche partecipare ai festeggiamenti che l'uomo ha organizzato.
La prima moglie ha avuto tre figlie dall'uomo: la più grande di esse, in età da marito, si è innamorata,…
A volte un buon film è quello di cui non si sente parlare...quello del cinema indipendente! Per gli Oscar oltre al talento servono soldi e pubblicità....
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Commenti (4) vedi tutti
Se anche la modernità culturale ha una spinta propulsiva che può portare all'emancipazione femminile, questo sembra dirci l'autrice, in molti avamposti sperduti nel mondo ad avere la meglio sono le costrizioni sociali che tengono insieme la comunità, pena l'insanabile rottura di legami familiari ed affettivi attraverso cui quelle forze fanno presa.
leggi la recensione completa di maurizio73Il tema è interessante ma.... Troppo lento... Troppi silenzi.
commento di lucignoloUn film ben girato e ben interpretato, ma estremamente triste.
leggi la recensione completa di hupp2000Vittime della prepotenza maschile, che le usa a vario titolo per poi tralasciarle come oggetti inutili, le donne del lucido film della Zexer tentano di ribellarsi e reagire, per rientrare nei ranghi ed accettando amaramente il loro destino, coscienti che dal loro comportamento intransigente potrebbe derivare un danno più grave alla famiglia.
leggi la recensione completa di alan smithee