Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
A Zavattini il vero miracolo riuscirà nello stesso anno ma in collaborazione con Blasetti, quando in Prima Comunione riuscì ad ammantare di una patina di ironia e umorismo puro, persino di favola, una storia ambientata in un'Italia povera e soprattutto misera. Qui il peso del neorealismo che pervade la mano di De Sica si sente tutto e ammazza per certi versi quanto di bello c'era nelle idee di partenza. Non si respira aria di fiaba, sebbene alcune trovate incoraggino in quella direzione già con l'incipit che propone il ritrovamento del bimbo sotto il cavolo, qualcosa si perde per strada ed il tenore delle inquadrature ed il pathos di certe scene (i primi piani sul bimbo che piange la morte della nonnina, il degrado della periferia e dei suoi abitanti) segnano un attaccamento troppo forte al genere neorealistico, impendendo a questa pellicola di affrancarsi dallo stesso e proporre una contaminazione davvero riuscita con qualcosa di diverso e più leggero. Oggettivamente un film pieno di buone idee e comunque atipico nella produzione di quegli anni ma appare come un tentativo malriuscito di fare altro ed il ritmo spesso è persino soporifero. Voto: 6,5.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta