Regia di Agnieszka Smoczynska vedi scheda film
Una sera, mentre un trio musicale festeggia mezzo brillo il successo conseguito poco prima, dallo specchio d'acqua antistante il luogo dell'esibizione compaiono due splendide sirene seminude che, attraverso la loro canzone irresistibilmente attraente, ammaliano i due uomini del gruppo.
Le due finiranno per essere accudite dalla band, che le cela meglio che può nei magazzini del night in cui si esibiscono, fino almeno a quando lo scaltro anziano gestore, attirato da uno strano odore di pesce, finisce per scovarle.
Entusiasta di quelle due stravaganti e nello stesso tempo eccitanti creature ibride, l'uomo decide di impiegarle nello show come attrazione clou delle sue serate, ottenendo peraltro risultati notevoli.
Ma presto la natura carnivora delle due sirene avrà il sopravvento, soprattutto in quella che non cederà al fascino del giovane biondo musicista della band, che invece sedurrà l'altra sirena, facendola innamorare perdutamente.
L'opera d'esordio della regista polacca Agnieszka Smoczynska, da me conosciuta con l'opera seconda, quel morboso end intrigante Fugue presentato alla Semaine di Cannes 2018, si presenta, almeno inizialmente, come un musical travolgente tutto paillettes e luci colorate, ma anche esseri mutanti ad uso e consumo di una umanità viziosa e dipendente…. almeno fino a quando le prede si trasformano in cacciatrici, fameliche ed incontrollate.
The lire si rivela un'opera ibrida e spuria certamente furba, girata con una buona tecnica di ripresa, che tuttavia suscita presto sospetti di sovraeccitato compiacimento, a valere su una storia che si rivela presto tutt'altro che originale, e frutto di diversi innesti di stili e situazioni, inseriti in modo sin molesto e sin troppo calcolato per cercare in tutti i modi di galvanizzare gli spettatori.
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