Regia di Roger Ross Williams vedi scheda film
Un documento che merita di essere visto da chi è aducatore
Ho un bambino di tre anni e come padre sono sempre combattuto all'idea di affrontare un argomento angosciante come l'autismo che "potrebbe" ancora manifestarsi in mio figlio. Così mi sono imposto la visione di quest'opera, per altro osannata da critica e Festival, per curiosità e per non fare lo struzzo. Il protagonista, Owen Suskind, che il regista immortala già 23enne, è affetto da autismo da quando di anni ne ha tre. Roger Ross Williams segue Owen nei giorni che precedono il diploma e nei successivi in cui va a vivere da solo. Nel mezzo filmini d'epoca della famiglia e splende sequenze animate rendono visibili le emozioni di un bambino che per anni non ha parlato, ma quando l'ha fatto è stato grazie ad un linguaggio tutto suo: il linguaggio dei cartoons. Tramite le battute ripetute a memoria e gli atteggiamenti dei suoi personaggi preferiti Owen riesce, finalmente, a comunicare con il mondo esterno (dopo 4 anni di silenzio o parole insensate), e dopo un cammino difficile costellato di alti e bassi (il bullismo di cui è vittima) riesce a crescere con maggior fiducia e diventare un giovane uomo. Williams non si lascia mai prendere la mano dai sentimentalismi, e i genitori, che parlano della vita di questa loro coraggiosa famiglia, sono misurati nell'evocare le passate difficoltà. Opera commovente, ma a tratti anche simpatica, che ha il merito di farci conoscere una malattia dai mille volti, ancora oggi poco conosciuta, e la solitudine di chi è costretto a viverla giorno per giorno.
Rai 3
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