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Rambo

Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rambo

di axe
8 stelle

John J.Rambo, reduce del Vietnam, si reca nella piccola città di Hope, nel nord-ovest degli U.S.A. per incontrare un amico ed ex-commilitone, ma apprende dalla madre che l'uomo è recentemente morto per cancro, a causa delle sostanze insalubri respirate in guerra. Affranto, tenta di raggiungere il centro della cittadina, per mangiare qualcosa, ma ciò gli è impedito dallo sceriffo Will Teasle, che lo respinge, non apprezzandone l'aspetto trasandato e la natura di reduce. Rambo decide di ignorare i minacciosi avvertimenti dello sceriffo, e finisce arrestato. Le vessazioni che è costretto a subire nel posto di polizia richiamano dolorosamente alla sua memoria eventi di guerra; istintivamente, si ribella, rifugiandosi in un'area montana ricoperta di boschi, nei pressi della città. Qui è oggetto di una disordinata caccia all'uomo condotta da persone infuriate ed inesperte, che causa ben presto una vittima. Il caso acquista, pertanto, rilevanza nazionale, e presso Hope giunge, insieme ai media ed alla Guardia Nazionale, il colonnello Trautman, superiore ed addestratore di Rambo durante la guerra, con l'intento di ... salvare lo sceriffo Teasle ed i suoi uomini dall'azione del reduce. Adattamento di un romanzo del 1972, Primo Sangue, di David Morrel, questo film drammatico d'azione portò a conoscenza del grande pubblico il personaggio di Rambo, interpretato da Sylvester Stallone. Rambo è una figura di straordinaria intensità; la sua caratterizzazione risulta evidente non solo dalle sue poche parole, concentrate per lo più nel monologo finale, ma anche dalle azioni e dalla descrizione che ne rende Trautman. Addestrato per essere una perfetta "macchina per uccidere", utilizzato come tale in un conflitto "sporco" quale è stato quello del Vietnam, segnato dagli orrori vissuti in prima persona, al rientro in patria, nonostante le decorazioni, non ha avuto alcun riconoscimento morale per i gravissimi rischi e, in ultima analisi, per il sacrificio della propria anima, mortificata non solo da ciò che ha visto o patito, ma anche e soprattutto da ciò che è stato costretto a fare. Il livello dello scontro con i poliziotti di una sonnolenta cittadina di montagna, turbati dalla sua semplice presenza, monito dell'esistenza di uomini divenuti ormai scomodi per la morale di una società edonistica e perbenista, ed istintivamente invidiosi del suo valore e delle sue capacità, è innalzato dagli stessi tutori dell'ordine. Rambo agisce per lo più per difendersi o proteggere la propria fuga; tenta di far meno male possibile agli uomini che lo cercano, essendo consapevole che si tratta per lo più di "dopolavoristi" per i quali la caccia all'uomo è un eccitante diversivo per un'insipida quotidianità. Il suo obiettivo è lo sceriffo Teasle, rabbioso uomo di legge che ritiene di poter agire senza vincoli nella "sua" città. Pur gravemente ferito, dopo una lunga sequenza di devastazioni della medesima città, agghindata a festa per l'imminente Natale, l'uomo sopravvive, mentre Rambo è portato via in manette. Prima di ciò, il protagonista ha occasione di sfogarsi con il suo ex-superiore per le difficoltà patite al rientro in patria. Rambo dà voce a tutti coloro che, servito con onore - o anche disonore, ma sempre secondo gli ordini impartiti - il loro paese in guerra, in tempo di pace sono incapaci di riadattarsi alla vita civile, poichè segnati nell'animo e/o nel corpo o, più semplicemente, perchè non più accettati dalla volubile coscienza civile dalla società. E' questa la sorte destinata agli ultimi; i primi, come il colonnello Trautman - ufficialmente sul posto a difesa dei "cacciatori", ma intimamente sostenitore di Rambo, una sua creatura, nel bene e nel male - al ritorno dal conflitto trovano una comoda e ben retribuita posizione dietro una scrivania. Buone interpretazioni per Sylvester Stallone, nel suo Rambo, uomo volitivo, determinato, taciturno, dallo sguardo triste, a volte spento, come se il suo agire fosse semplice routine; Brian Dennehy, nelle vesti di un poliziotto locale autoritario, ma non autorevole, incapace di gestire il proprio ruolo con la necessaria oggettività; Richard Creanna, nei panni dell'ambiguo Trautman. Il film impresse nell'immaginario collettivo il personaggio di Rambo, ma la caratterizzazione del reduce fu ben presto "banalizzata" in un vuoto simulacro che non rende giustizia alla figura. Lo si ricordava semplicemente come combattente solitario e feroce, con i capelli lunghi, la fascetta sulla fronte ed il fucile mitragliatore in mano. A ciò hanno in parte contribuito i due sequel degli anni '80, discreti film d'azione non all'altezza di questo primo episodio. L'azione non manca in questo primo episodio; ma ritengo che il maggior pregio dell'opera sia quello di aver saputo tratteggiare un personaggio di particolare ed estremo spessore drammatico.

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