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Rambo

Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film

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La recensione su Rambo

di Ippolito-Abelli
10 stelle

Con bandana e canottiera su un fisico scultoreo fasciato dai nastri della mitragliatrice brandita a tracolla, Rambo è entrato immediatamente nell'immaginario collettivo come il combattente muscoloso capace di vincere da solo ogni battaglia.


Film d'azione incentrato sulle disavventure di un reduce del Vietnam, che ha visto Sylvester Stallone entrare nella leggenda come Rambo, sinonimo del combattente muscoloso a stelle e strisce capace di spazzare via il nemico da solo. Con bandana e canottiera su un fisico scultoreo, fasciato dai nastri della mitragliatrice brandita a tracolla, Rambo è entrato immediatamente  nell'immaginario collettivo.
Oggi dire "fare il Rambo" significa voler fare il superuomo, un pò castigamatti ed anche un pò matto.

Eroico come De Niro ne "Il cacciatore", Rambo è più solitario, selvaggio e, soprattutto, laconico.
Soltanto alla fine, davanti al suo colonnello, Rambo ha un cedimento emotivo, e la descrizione cruenta che fà della morte del suo compagno in Vietnam lascia ammutoliti, rivelando i traumi che fanno comprendere la sua escalation di violenza nel film.

Dialoghi semplici, ma umanissimi, scritti da Stallone, che firma la sceneggiatura come per Rocky, che centrano nel segno, andando a colpire al cuore, ed allo stomaco, dimostrando la stoffa del grande autore.

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