Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film
Gli umori americani post-Vietnam e i traumi generazionali dei reduci di una sporca guerra,sono il tema portante di questo film,il primo di una saga destinata a diventare manifesto di un action-movie retorico e "anabolizzato".Il primo film della serie mantiene invece un tocco originale che scandaglia un animo feroce e ferito da una nazione che dapprima ti esalta per poi ripudiarti,Jonh Rambo è metaforicamente l'America che ha creduto in qualcosa,un uomo che ha ucciso,si è mimetizzato nella giungla diventando parte integrante di essa, il tutto per issare una bandiera di valori patriottici e retorici che si infrangono su un muro di morte e distruzione.Un film curato benissimo nel susseguirsi degli eventi,che usa l'azione e il sangue per metabolizzare le ferite di un conflitto mai del tutto digerito.Sylvester Stallone è il classico antieroe per eccellenza,John Rambo è un ex marine di poche parole,che comunica con un sguardo da lupo(solitario) ferito e una forza fisica che dapprima è un meccanismo di autodifesa poi diventa meccanismo nichilistico e autodistruttivo,la forza del film è proprio questa, di comunicare emozioni e significati viscerali attraverso un affresco che evita le funzioni retoriche e si immerge in meccanismi psico-sociologici,Rambo è il simbolo del reduce rifiutato da una societa' moralistica e perbenistica di cui sei stato solo un oggetto distruttivo e nient'altro, ora non sei piu' nulla,solo un reduce annicchilito ed emarginato,il bosco della fredda provincia americana diventa allora la tua "casa" l'unica in cui sei davvero "vivo" dato che la provincia ottusa e ignorante ti rifiuta perche' sei il simbolo di una sconfitta,il bosco e la giungla vietnamita rappresentano l'animo di Rambo, quella di un leone braccato e ferito,dall'altra parte c'è invece l'ottusita' e l'ignoranza della provincia americana il cui volto è quello di uno sceriffo stupido e testardo che vuol dimostrare al mondo intero "l'efficienza" del suo apparato di polizia,un po l'America moralista che rifiuta le ferite del Vietnam,accanendosi ingiustamente su chi ti ha rappresentato ma ora non è piu' nulla se non un corpo "senz'animo" il cui trauma e la presenza ingombrante è il simbolo di una nazione che fallito....percio' un qualcosa di cui disfarsi per mantere pulita una facciata di nazionalismo "perbene"......
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