Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film
Che altro aggiungere su "First Blood" se non che è un film impeccabile e deve tantissimo del suo successo ad una regia poderosa di Ted Kotcheff oltre alla simbiosi perfetta di Stallone con il personaggio dell'ex berretto verde John Rambo che cerca di reinserirsi in una società che fino a ieri lo esaltava a compiere il suo dovere di supersoldato perfettamente addestrato ma che ora non lo vuole più perchè l'America in Vietnam ha perso la faccia oltre che la guerra, e quindi gli avanzi di quella disfatta sono da emarginare e soprattutto non devono essere aiutati.
Rambo giunge in una piccola località sulle montagne alla ricerca dell'unico commilitone della sua squadriglia sopravvisuto al conflitto in terra asiatica, ma scopre che è morto di cancro ai polmoni per l'esalazione dei gas tossici, non gli rimane che tornare sui suoi passi senza una idea precisa sul da farsi, giunto in città viene addocchiato dallo sceriffo locale che lo affronta duramente per poi arrestarlo senza un motivo apparente.
Gli agenti di polizia incaricati delle formalità applicano le maniere forti sull'indifeso Rambo, riesumando le brutte esperienze della guerra fino a causare la sua rivolta e una fuga che si tramuterà in una avvincente caccia all'uomo nella quale Rambo dimostrerà di essere un soldato formidabile in cui la violenza è però un riflesso condizionato, poichè sono loro che hanno versato sangue per primi, si fermerà solo grazie all'intervento del suo colonnello in Vietnam.
Il film funziona a meraviglia, ad ogni parte viene concessa la giusta durata senza un secondo di più: l'arrivo, l'arresto, le angherie, la fuga, la caccia, lo scontro finale e la conclusione con la significativa confessione di Rambo sui problemi dei reduci del Vietnam, una sequenza molto commovente in cui Stallone mostra pregevoli doti drammatiche rendendola memorabile per riuscita e contenuti rivelatori sulla turbe psichiche dei soldati americani nella sporca guerra, questo è un'altro punto a favore di questo film che mostra il Vietnam direttamente solo con alcuni flashback fortissimi che in un primo montaggio dovevano essere molti di più ma che vennero poi eliminati per rendere il film più scorrevole e confinare la memoria di quella esperienza ai ricordi del colonnello Trautmann ed ovviamente a quelli del protagonista che non può dimenticare gli orrori ai quali ha assistito.
"First Blood" è comunque e soprattutto un grande film d'azione con sequenze e battute memorabili: il salto nel vuoto, Rambo che è abituato a mangiar cose che farebbero vomitare una capra, la benda sulla fronte e le raffiche di M60, il colonnello che dichiara senza mezzi termini "Io non sono qui per salvare lui da voi, ma per salvare voi da lui".
Bravissimo Kotcheff, come sempre mi viene da dire: non ha toppato una inquadratura, un movimento di macchina.
Questo film è secondo me il più bello della sua carriera: John Rambo è il suo personaggio più riuscito, superiore anche a Rocky.
A suo agio nel ruolo dello sceriffo stronzo.
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