Regia di Herz Frank vedi scheda film
waleri dolgov ha ucciso. ha ucciso due persone, due sindacalisti. due persone non propriamente rette, anzi, due persone avide che ricettavano e rivendevano. che le due vittime non fossero due angeli di virtù non toglie il fatto che waleri dolgov le ha uccise. il tribunale lo giudica colpevole e punibile di morte di stato per fucilazione. la troupe lo segue in tutto il suo percorso dall'arresto, alla detenzione nel braccio della morte, fino alla sua sparizione. le domande che vengono rivolte al 24enne sono domande sempre più incalzanti, provocatorie e intime, volte a comprendere cosa lo ha spinto a fare ciò che lo ha portato a venire a sua volta ucciso dallo stato. un ragazzo come tanti che nel corso della sua breve vita ha assistito alla separazione dei genitori; all'uscita dalla scuola e nell'ingresso al mondo del lavoro. sembrava dover iniziare una carriera di responsabile e poi invece le cose hanno cominciato a rovinare. la sua carriera ha subito un arresto e un'arretramento di ruolo per la sua insofferenza all'autorità ed è lentamente ma inesorabilmente scivolato nel raket, dove col minimo sforzo guadagnava in un giorno ciò che la moltitudine guadagnava in un mese di fatiche. waleri dolgov che sembra un quarantenne ma all'epoca dell'omicidio aveva appunto 27 costretto al carcere sempre più duro, scivola dentro di sè e nella memoria di sè, incalzato anche dalle domande di frank, e scava nel ricordo del padre(un uomo che gli voleva bene ma che lo aveva abbandonato a se stesso risposandosi, in pratica sostenendolo solo col denaro, e che waleri ricambiava giocando coi suoi sentimenti), della madre una giurista di cui dice che lavorava e basta e che era impossibile che lei si lamentasse del fatto che lui non avesse seguito i valori comunicatigli, perchè lei non aveva il tempo materiale da passare coi figli e dell'istituzione scolastica. forse verso l'istituzione scolastica è l'invettiva più dura; poichè waleri dice che la scuola lo ha abituato promettendogli cose che poi il mondo reale non è riuscito a suo dire a mantenere.
il mondo reale della russia sovietica lo ha schiacciato tra una falce spuntata e un martello sempre più pesante fino portarlo nel braccio della morte. sembra di vedergli passare tutti i rimpianti negli occhi, si tiene la testa tra le mani, in lacrime mentre frank con la sua troupe, diventati oramai una sorta di consuetudine(per non dire famiglia), dato che la famiglia la vede solo nelle foto che hanno aperto il film e lo stanno per chiudere, oppure hanno parole dure e definitive.
frank riesce nell'intento di non cadere nella tentazione di empatizzare totalmente con waleri, che è e resta un omicida. cerca di comprendere come una persona normale , nella russia di quegli anni, senza particolari problemi, abbia potuto premere un grilletto e togliere la vita a due persone. pentimento, disillusione, e paura, ma anche desiderio di porre fine a quell'agonia e ad una vita letteralmente buttata via.
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