Regia di Alex Gibney vedi scheda film
XII BIOGRAFILM FESTIVAL – Dopo Going Clear, Alex Gibney indaga ancora su ciò che non si può sapere servendosi di ciò che riesce a sapere, costruendo un nuovo film necessariamente a tesi sulla paziente scoperta della verità. Questa volta il tema è la diffusione di un virus informatico per attaccare obiettivi reali: segreto di Stato, perché del cosiddetto Stuxnet non si può parlare pubblicamente? Grazie ad un accurato lavoro di ricostruzione fondato sulle testimonianze di personaggi di grosso calibro, trincerati dietro gli omissis e tuttavia vagamente interessati a lanciare messaggi da far raccogliere agli autori per inserirli all’interno di una mappa più ampia, questo film sfrutta la nostra ignoranza tecnica per suggerire quanto sia inquietante detenere un potere enorme quanto pericoloso proprio in virtù della sua mancanza di un referente concreto.
In fondo non ci interessa capire tutti i meccanismi informatici di questa guerra cibernetica perché l’obiettivo è proprio quello di renderci consapevolmente estranei di un meccanismo che sotto le vesti di una tecnologica operazione nerd non è che una versione contemporanea dello spionaggio internazionale con vittime sul campo la cui è apparentemente inspiegabile. E così in questo film denso, stratificato, politico, la figura dell’immaginaria gola profonda ricostruita virtualmente ha il duplice potere di imporre un discorso sulla realtà virtuale e uno sull’impossibilità di non rimanere avvinti dalla paranoia che il cinema americano lambisce ormai da decenni.
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