Regia di Woody Allen vedi scheda film
Commedia agrodolce, di grandissima fattura.
Rivisitazione in chiave farsesca e parodistica, del romanzo Guerra e pace di Tolstoj, con riferimenti a Dostoevskij e diverse ed evidenti citazioni e omaggi a Ingmar Bergman.Con questo film Allen passa da una comicità immediata e "fisica",a un umorismo più sofisticato e introspettivo.I dialoghi tra Boris,l'antieroe, codardo e saggio e la ritrosa Sonja, sono esilaranti e "sparano" a tambur battente una raffica di battute al fulmicotone, che oscillano tra religione, filosofia,esistenzialismo e il puro grottesco, fino all'assoluto"non sense".Una delle tante riflessioni del nostro:"Se viene fuori che c'è un Dio, io non credo che sia cattivo, credo che il peggio che si possa dire di lui è che è sostanzialmente un disadattato"
Scena cult,il congresso degli scemi del villaggio,colpo di genio di Allen, che fa di una tara e di una maledizione,"una professione"istituzionalizzata" e riconosciuta.
L'opera è notevole e dimostra il genio di un artista, colto,sensibile e dotato di grande fantasia.
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