Regia di Ira Sachs vedi scheda film
Con un titolo che rimanda inequivocabilmente all’omonimo romanzo di Louisa May Alcott (pur nelle ovvie differenze narrative), l’undicesimo lavoro del regista si qualifica come un classico romanzo di formazione adolescenziale che descrive le attuali, benché semplificate, dinamiche familiari (si parla di figli unici) con delicatezza – anche in presenza di contrasti – ma poca originalità: la trama di questo piccolo, sincero e programmatico racconto sull’amicizia è già da tempo appannaggio quasi esclusivo delle serie tv teen-drama (la prima stagione di Crescere che fatica, Felicity e tante altre sia passate che recenti, più o meno famose e riuscite), dopo essere stata l’ossatura di molti film per ragazzi prodotti negli anni ’80 (ad esempio, quelli scritti da John Hughes).
Bravissimi i due giovani interpreti esordienti, un plauso a Mauricio Bustamante nel ruolo dell’Acting Teacher, protagonista della sequenza migliore – l’esercizio teatrale sulla recitazione reattiva – di un film comunque modesto, prevedibile e niente affatto queer (come invece lasciava intendere il trafiletto informativo).
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