Alla morte del nonno del tredicenne Jake, la famiglia si trasferisce nuovamente nella vecchia casa di Brooklyn. Lì Jake fa amicizia con Tony, la cui madre single di origine cilena gestisce un negozio al piano inferiore dell'abitazione. Man mano che la loro amicizia si approfondisce, le rispettive famiglie iniziano una battaglia per l'affitto. I due ragazzi sono costretti così a rispondere alle dispute familiari scegliendo il voto del silenzio.
classico film "coming of age", trattato con la giusta delicatezza e particolare attenzione.
se non ci si aspetta di più da quello che questi 85 minuti possono dare, si può rimanerne piuttosto soddisfatti.
irresistibile la scena dell'esercizio di recitazione tra il maestro e uno dei due ragazzi.
Il buon regista Ira Sachs prosegue il suo viaggio intimo tra le pieghe della famiglia, anzi di due, in questo caso: due nuclei che lottano per mantenere inalterati i propri tenori di vita e la propria dignità: a volte, come in questo caso, perdendo di vista i principi di base che loro stessi hanno inteso insegnare alla propria (assennata) prole.
FILM D'APERTURA SICILIA QUEER FILMFEST 7 - Nel mare magnum del cinema indie americano (fra i vari Baumbach, Reitman e seguaci di Wes Anderson), Ira Sachs sembra portare avanti con Little Men, pur in un certo didascalismo, un rigore distinto e ammirevole. Opera di stampo un po' british, che getta più di un'occhiata all'Europa, da Daldry fino anche alla Francia e alla… leggi tutto
Con un titolo che rimanda inequivocabilmente all’omonimo romanzo di Louisa May Alcott (pur nelle ovvie differenze narrative), l’undicesimo lavoro del regista si qualifica come un classico romanzo di formazione adolescenziale che descrive le attuali, benché semplificate, dinamiche familiari (si parla di figli unici) con delicatezza – anche in presenza di contrasti –… leggi tutto
Con un titolo che rimanda inequivocabilmente all’omonimo romanzo di Louisa May Alcott (pur nelle ovvie differenze narrative), l’undicesimo lavoro del regista si qualifica come un classico romanzo di formazione adolescenziale che descrive le attuali, benché semplificate, dinamiche familiari (si parla di figli unici) con delicatezza – anche in presenza di contrasti –…
FILM D'APERTURA SICILIA QUEER FILMFEST 7 - Nel mare magnum del cinema indie americano (fra i vari Baumbach, Reitman e seguaci di Wes Anderson), Ira Sachs sembra portare avanti con Little Men, pur in un certo didascalismo, un rigore distinto e ammirevole. Opera di stampo un po' british, che getta più di un'occhiata all'Europa, da Daldry fino anche alla Francia e alla…
"Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che speriamo… segue
La saggezza spontanea e naturale di certi bambini salverà il mondo.
Alla morte dell’anziano capostipite, proprietario di un appartamento con annesso negozio nel quartiere storico di Brooklyn, i due figli prendono possesso dei beni con l’intenzione di gestirli al meglio, essendo entrambi bisognosi di liquidi. Conduce le trattative il figlio del defunto, un attore teatrale di…
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classico film "coming of age", trattato con la giusta delicatezza e particolare attenzione. se non ci si aspetta di più da quello che questi 85 minuti possono dare, si può rimanerne piuttosto soddisfatti. irresistibile la scena dell'esercizio di recitazione tra il maestro e uno dei due ragazzi.
commento di giovenostaIl buon regista Ira Sachs prosegue il suo viaggio intimo tra le pieghe della famiglia, anzi di due, in questo caso: due nuclei che lottano per mantenere inalterati i propri tenori di vita e la propria dignità: a volte, come in questo caso, perdendo di vista i principi di base che loro stessi hanno inteso insegnare alla propria (assennata) prole.
leggi la recensione completa di alan smithee