Regia di Pascal Chaumeil vedi scheda film
Un disoccupato si scopre portato per il mestiere del killer: circostanza che gli crea buone disponibilità liquide e lo aiuta a recuperare in autostima: un duetto d'attori che vira al noir scanzonato..ma non troppo. Peccato per quel finale un po' blando, laddove noi pensavamo già ad un finale macabro alla Prizzi's Honor... peccato.
“Un lavoretto da niente: entri, fai il tuo lavoro, esci e i 20 mila sono tutti tuoi”.
Per Jacques, licenziato assieme a molti concittadini in seguito alla chiusura della fabbrica che teneva in vita l’intero centro cittadino, una somma del genere significa molto: lasciato dalla compagna, il ragazzo si presta a lavoretti saltuari mal retribuiti, e frequenta bische che gli permettono di venire in contatto con un losco intrallazzatore: quello che gli dà incarico di far fuori la consorte.
Lavoro eseguito, pur con un piccolo tentennamento, ma con un lodevole sangue freddo ed un risultato esemplare: così efficace da meritarsi una seconda proposta di lavoro (dopo essersi esercitato eliminando l'odioso addetto ai controlli presso il benzinaio in cui lavora part time), che lo vede spostarsi nel Regno Unito, ufficializzando il suo nuovo status di killer professionista.
Commedia nera e briosa sorretta da due ottimi interpreti come Romain Duris, look dark vagamente vampiresco, qui nuovamente al servizio del regista Pascal Chaumeil dopo Il Truffacuori, e soprattutto Michel Blanc, perfetto nella parte del laido brigante che induce il nostro operaio a darsi al crimine.
L’atmosfera da noir brillante e leggero avrebbe fatto pensare ad un finale, di fatto ambientato alle Baleari, un po’ più malizioso e scorretto, senza pretendere di ripetere le gesta incomparabili di un classico del genere come L’onore dei Prizzi; invece la regia preferisce non rischiare e predisporsi per un epilogo accomodante, il migliore per accontentare la sala e garantire un efficace passaparola.
Ma proprio li il film cede e perde personalità, adagiandosi su una soluzione più posticcia e se vogliamo banale. Peccato.
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