Regia di Egidio Eronico vedi scheda film
"Oggi a Roma si parcheggia persino sui marciapiedi". Lo diceva Renato Nicolini, assessore illuminatissimo delle giunte di sinistra nel periodo tra il 1976 e il 1985, che legò il suo nome a espressioni come effimero ed estate romana. Architetto, docente universitario, esperto d'arte, Nicolini ci conduce in giro per Roma, tra Prati, San Pietro, Laurentino 80, Corviale, la Garbatella, Tiburtino fino alle mura della città e Ostia, alla ricerca degli elementi di espansione della città, della sua metamorfosi, delle sue contraddizioni, del fascino respingente che essa continua a esercitare sia sui forestieri che sui suoi abitanti. A dar voce ai moltissimi contrasti della città, oltre a Nicolini ci sono architetti di rango come Carlo Aymonino (il nipote di Piacentini) e Ludovico Quaroni, ma anche attori come Victor Cavallo, Ninetto Davoli, Remo Remotti e Mario Scaccia. Visto a distanza di anni, il film conserva del tutto intatta la sua funzione di documento storico, tra riflessioni argute e un modello di messa in scena scanzonato e fortemente autoironico, con il protagonista che conclude le sue riflessioni nel letto di casa, prima di andare a dormire. Più effimero di così…
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