Trama
Fatah è un uomo semplice e di natura buona, com'è nella discendenza di suo padre, e ciò lo rende oggetto di scherno nel villaggio algerino in cui vive. Anche se ama teneramente la moglie e le due piccole figlie, Fatah ha trovato la sua amica gemella nella mucca Jacqueline, con cui spera di competere a un importante concorso zootecnico che si svolge a Parigi. Parte così con l'animale alla volta della Francia tra incontri inattesi e ricerca di dignità.
Approfondimento
IN VIAGGIO CON JACQUELINE: IN VIAGGIO CON UNA MUCCA
Diretto da Mohamed Hamidi e scritto dallo stesso con Alain-Michel Blanc e Fatsah Bouyahmed, In viaggio con Jacqueline racconta la storia di Fatah, un piccolo fattore algerino che ha occhi solo per la sua bella mucca Jacqueline. Fatah coltiva il sogno di portare l'animale al Salone dell'Agricoltura di Parigi e, dopo aver ricevuto il prezioso invito e aver stupito i suoi compaesani, si ritrova a dover lasciare per la prima volta la sua compagna, a prendere la nave per Marsiglia e a mettersi in cammino a piedi verso Porte de Versailles. Viaggiando con a fianco la sua Jacqueline, Fatah andrà incontro a sorprendenti incontri e vivrà l'avventura (anche umana) più grande della sua esistenza.
Con la direzione della fotografia di Elin Kirschfink, le scenografie di Grégory Valais, i costumi di Hadjira Ben-Rahou e le musiche originali di Ibrahim Maalouf, In viaggio con Jacqueline viene così raccontato dal regista, ex professore di economia e giornalista al suo secondo film: «L'idea di realizzare un road movie per la Francia mi intrigava da tempo. Vi vivo da quando avevo 17 anni e nel tempo ho incontrato diverse tipologie di persone, uno spettro di diverse umanità. Un giorno Fatsah, che conosco da una decina di anni e che è stato il protagonista del mio primo film (Né quelque part), mi ha raccontato la storia di uno dei suoi zii, un appassionato di agronomia e fertilizzanti che gli chiede regolarmente informazioni sul Salone dell'Agricoltura di Parigi, una fiera che amerebbe visitare. Pensando alle mie esperienze con i diversi incontri e alla storia dello zio, ho messo in piedi In viaggio con Jacqueline, tenendo inconsciamente presenti due film che mi hanno segnato in passato, La vacca e il prigioniero di Verneuil e Little Miss Sunshine di Dayton e Faris.
Al di là delle apparenze da commedia, In viaggio con Jacqueline è un film politico. Come nelle favole, era però importante nascondere la morale e rivestirla di un'armatura differente. Nell'epoca in cui tutti vogliono contrastare le differenti religioni e i modi di vivere appartenenti a culture diverse da quella predominante, ho voluto mostrare come gli individui provenienti da background disparati possono conoscersi, convivere e condividere esperienze. In una scena, il protagonista Fatah da musulmano sta pregando in un angolo quando scorge una chiesa e felicemente va a visitarla: è un esempio lampante di apertura dettata anche solo dalla curiosità o dall'idea di scambio culturale. Inoltre, arrivando in Francia, Fatah si ritrova ad assistere a manifestazioni di agricoltori e allevatori, a testimoniare direttamente le scritte sui cartelli contro le quote latte e a notare come le campagne stiano andando incontro a un abbandono totale. Da contadino algerino arrivato con il suo sogno in Francia, scopre come anche lì le persone siano in difficoltà e non stiano attraversando un periodo sereno».
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Davvero bello. Divertente, profondo, impegnato ma poetico e comico. Da vedere.
leggi la recensione completa di DelfinoDelfinoUno dei film più insulsi che abbia visto.
commento di gruvierazun on the road un po' diverso dal solito,piacevole e divertente..ricordo un film con Fernandel e una vacca come co-protagonista.Voto 6.
commento di ezioA piedi da un villaggio dell’Algeria a Parigi, un contadino e padrone, quasi fidanzato con una bellissima mucca, per sondare più terreni. Non solo agricoli. Est e ovest, oriente e occidente e quello che consegue: la relazione tra musulmani e non.
leggi la recensione completa di gaiart