Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Tre uomini, conosciutisi in carcere, scontata la pena, ambirebbero a rifarsi una vita. Ma il passato si riaffaccia costantemente nelle loro esistenze, imponendo loro uno stile di vita decisamente sopra le loro possibilità, che non possono che mantenere con attività illecite. Per sistemarsi, il loro "datore di lavoro" impone un ultimo colpo, la cui realizzazione viene progettata con cura; ma l'indole istintiva e violenta dei tre ha la meglio sulla ragione, e l'operazione si conclude in un bagno di sangue. Un film d'azione crudo, dal montaggio frenetico e "nervoso", ambientato in un'America decadente e godereccia. Tratteggia tre personaggi molto diversi tra loro; il primo - interpretato da Willem Dafoe - un feroce pluriomicida incapace di resistere ai propri istinti, seppur a tratti animato da buoni sentimenti. Il secondo, un colosso imprevedibilmente riflessivo, silenzioso, e facilmente irritabili; Il terzo - interpretato da Nicolas Cage - un personaggio in grado di pensare "in grande", intelligente e sognatore, ma inevitabilmente corrotto dal proprio passato. I tre hanno in comune non solo lo stesso passato di violenza e nichilismo, ma anche la medesima sorte infausta; un'impossibilità di redenzione della quale sono a tratti tragicamente consapevoli, e che li condanna ad una morte violenta. L'intera (breve) storia è ammantata da un nichilismo che richiama atmosfere create in passato dal cinema dei Fratelli Coen. Non ho molto apprezzato la conclusione - due dei tre protagonisti sono braccati da poliziotti che poi non si rivelano molto migliori di loro - ma la ritengo in linea con lo spirito del film.
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