Regia di Dan Kwan, Daniel Scheinert vedi scheda film
Swiss Army Man è un'opera totalmente folle che vuole porsi a metà tra il filosofico ed il demenziale; un film apparentemente complesso, che sicuramente nasconde significati profondi che riflettono attorno alla bellezza della vita e di come essa racchiuda anche il dolore, ma che vuole anche portare lo spettatore in alcuni vicoli ciechi.
Paul Dano e Daniel Radcliffe reggono egregiamente questo dramma esistenziale mascherato da una demenzialità slapstick; va detto però che in molti punti il film soffre di cali di ritmo ed è capace allo stesso tempo di convincere lo spettatore di nascondere dentro di sé una genialità ineffabile e viceversa. A conti fatti, Swiss Army Man s'impone come un'esperienza difficilmente ripetibile, nel bene e nel male.
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