Regia di Dan Kwan, Daniel Scheinert vedi scheda film
Il film racconta la storia di Hank (Dano), un giovanotto che si ritrova su un’isola deserta dopo un naufragio. Determinato a suicidarsi tramite impiccagione, quando sta per abbandonarsi al tragico destino scorge un corpo umano arenato sulla spiaggia. L’uomo (Radcliffe) è insindacabilmente deceduto, ma il suo corpo continua ad emettere una serie di flatulenze rumorose. Hank non sa cosa fare, ma quando vede Radcliffe che, grazie all’effetto turbina delle scoregge, comincia a planare sull’acqua ad una velocità stimabile intorno ai 15 nodi, decide di cavalcare il cadavere e partire in direzione del mare aperto. Arrivati su un’altra isola misteriosa, i due iniziano la ricerca di aiuti. Il cadavere si rivelerà molto utile, essendo utilizzabile come moto d’acqua, ma anche come rubinetto espellente acqua potabile, accendino, slittino e, forse, amico.Per capire Swiss Army Man – per capire che non si tratta solo di una una goliardata da youtube – bisogna partire dai registi-autori: i Daniels. Chi sono i Daniels? Daniel Kwan e Daniel Scheinert sono due tra i più importanti videomaker mondiali, autori di videoclip per Battles, Chromeo e Manchester Orchestra. I ragazzi si sono velocemente imposti nel panorama videoclipparo mondiale per lo stile unico, folgorante e folle (questa volta il termine è usato appropriatamente) dei loro lavori. Un’opera chiave per capire lo spirito dei Daniels (e Swiss Army Man) è il cortometraggio del 2012 Interesting Ball , nel quale accadevano cose interessanti come una palla che fa focosamente l’amore con una donna e un uomo che viene risucchiato dentro il culo di un altro uomo. Questi eventi surreali, potenzialmente disturbanti o malati, vengono però accompagnati da un’atmosfera sognante, ottimista, luminosa, quasi estatica. Ed è proprio questo clash, questa giustapposizione di weird ed emo a rendere i Daniels due autori veri, con uno stile personale e spiazzante. Lo stesso vale per Swiss Army Man, vero e proprio erede del corto del 2012. Anche qui assistiamo ad una serie di sequenze assurde, bizzarre, ripugnanti, ben oltre i limiti della scatologia, che vengono accompagnante da una colonna sonora gioiosa e solare (firmata Manchester Orchestra). Esempio: Paul Dano si abbevera allo sbocco di Paul Radcliffe e sotto c’è un coro dreamy che intona “dadadadadaaaa…dadadadadaaa”. E il valore del film sta tutto in questa fusione di di elementi disgustosi (la necrofilia è evitata di poco) e respiro Emotional.Da un punto di vista tematico, invece, il film è una sorta di pamphlet sull’importanza della stravaganza, della rottura delle regole e dell’essere se stessi nella vita. Hank, insegnando al cadavere come funziona il mondo e accettando le stramberie di quel corpo (scoregge, erezioni moleste), trova se stesso. I collegamenti con Interesting Ball, a ogni modo, non mancano, come i continui riferimenti ai ricordi, al passato e agli oggetti domestici. Infine, il film può essere visto anche come un lavoro semi-autobiografico dei due registi, ex nerd respinti da tutti, che hanno trovato la felicità nell’amicizia e, soprattutto, nelle praterie del weirdness. Insomma, Swiss Army Man è decisamente uno spasso, un sano sberlone di stravaganza all’ingessato mondo del cinema di oggi. Certo, il giochino dopo un po’ perde forza e verso la fine si guarda l’orologio più di una volta, ma ne vale la pena. Take a walk on the weird side.
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