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Sherlock - L'abominevole sposa

Regia di Douglas Mackinnon vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sherlock - L'abominevole sposa

di Immorale
7 stelle

If...

La puntata speciale dell’acclamata serie dedicata al celeberrimo consulente investigativo londinese – però uscita al cinema nel 2016 - compie un deciso salto nel passato e si abbevera alla fonte primigenia del mito letterario. Ci vengono infatti riproposti gli interpreti moderni – la premiata “ditta” Cumberbatch & C - in abiti di fine ottocento alle prese con un complesso caso (apparentemente) soprannaturale.

 

 

Un florilegio di baffoni, bombette, carrozze, bastoni e gotici palazzi vittoriani fanno da corollario ad una reinterpretazione suggestiva delle figure di tutti i personaggi “originali”: alcuni ingrassano (l’esilarante conversione “dietetica” di Mycroft Holmes/Mark Gatiss), altri hanno i tratti arricchiti dagli immancabili “favoriti” (Lestrade/Rupert Graves) e certuni cambiano addirittura sesso (Molly Hopper/Louise Brealey, forse la “trasformazione” meno convincente). Mentre il duo di protagonisti rimane sostanzialmente inalterato, sia nei rapporti reciproci che nelle dinamiche “di coppia”, con solo un pizzico di sussiego in più per meglio caratterizzare il cambio di secolo.

 

 

Un gioco. O forse un omaggio sia all’interpretazione (cinematografica) classica del personaggio che agli innumerevoli volumi (una 60ina, tra romanzi e racconti), tutti in vari modi citati in questa avventura “monstre”; che viene però saggiamente arricchita da una piacevole trovata sceneggiativa: il paradosso temporale e i palazzi mentali su più livelli onirici.

 

 

Detto così il risultato potrebbe apparire confusionario e poco appetibile ma, a parere di chi scrive, funziona egregiamente grazie alla notevole precisione degli interscambi ed al consueto ritmo indiavolato dato alla narrazione, non filologicamente né “storicamente” esatta ma innegabilmente affascinante.

 

 

L’unico difetto, forse inevitabile, è l’incedere palesemente paratelevisivo del progetto che potrebbe confondere lo spettatore non fruitore dell’omonima serie TV (il film è praticamente un sequel della puntata 3x03 – “L’ultimo giuramento” – ed un prequel della seguente 4x01 – “Le sei Thatcher”) e rendere oscuri alcuni passaggi, personaggi o situazioni. Per tutti gli altri, un divertissement che funziona

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