Regia di Alessandro Di Robilant vedi scheda film
Il film è ispirato al libro di Nando Dalla Chiesa, “Il giudice ragazzino”. Definizione poco elegante che l’ex Presidente della Repubblica G. Cossiga diede ai magistrati di prima nomina impegnati nella lotta contro la mafia.
Il regista A. Di Robilant ci racconta la vita di Rosario Livatino con delicatezza e verità, d’altronde non poteva essere altrimenti visto che il giovane magistrato era così: umile, mite, profondamente religioso, talvolta impacciato; ma anche deciso e coraggioso.
Il film inizia con una conferenza che il giudice Livatino tiene presso il giardino di un Hotel di Canicattì, dove spiega il ruolo del giudice nella società che cambia, colui al quale piaccia o no è affidato lo specialissimo compito di applicare le leggi… E Livatino, sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento, ha intenzione di farle applicare e rispettare a tutti i costi ponendosi in prima linea contro lo strapotere mafioso che affligge quel territorio e non solo.
La narrazione continua e mostra un Livatino molto legato ai genitori coi quali vive. Appassionato di cinema, soprattutto di film western; ogni mattina aspetta che un boss mafioso, che abita nel suo stesso stabile, esca per evitare di incontrarlo.
I pochi che lo sostengono nelle sue indagini vengono uccisi, la relazione sentimentale che intraprende con una giovane avvocatessa si interrompe a causa di continue minacce di morte. Sacrifica tutto, la sua serenità, la gioia di poter creare una famiglia, la sua stessa vita per essere coerente tra la professione che aveva scelto e il desiderio di giustizia e di legalità.
Una mattina di settembre, mentre si reca al lavoro, in una giornata apparentemente tranquilla tra un paesaggio malinconico e aspro, Livatino viene raggiunto da alcuni sicari, i quali dopo averlo costretto a fermarsi e uscire dall’auto, lo inseguono e lo uccidono barbaramente.
Livatino viene interpretato dall’attore Giulio Scarpati che riesce a calarsi nel personaggio con grande abilità, vincendo il David di Donatello. Una brava Sabrina Ferilli completa un cast di attori che contribuiscono a realizzare una buona pellicola.
Il 9 maggio del 2021, Rosario Livatino viene proclamato “Beato”. La sua festa si celebrerà ogni anno il 29 ottobre.
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