Regia di David Greene vedi scheda film
Dopo l'assassinio di un inquilino da parte di due balordi a scopo di rapina, i condomini di uno stabile situato in una zona non sicurissima di New York, decidono di assumere John Mack (Lou Gosset jr.), un vigilante di colore che garantisca loro la sicurezza. Ma il guardiano si rivelera' essere un professionista sin troppo zelante ed efficiente. L'AMICO SILENZIOSO e' una pellicola di origine televisiva diretta da David Greene, esperto mestierante britannico dedito principalmente a produzioni TV. Il tema affrontato e' quello della giustizia privata e dell'eccesso di legittima difesa, che ha trovato a Hollywood un terreno fertilissimo dando vita a un'infinita' di titoli che affrontavano il tema dal punto di vista reazionario e forcaiolo o nei modi piu' democratici e progressisti. Qui David Greene non sembra esprimersi , ma aspetta che sia lo spettatore a farlo. E' meglio usare maniere forti che garantiscano sicurezza, col rischio pero' che il tutto ci si possa ritorcere contro, oppure essere piu' moderati e comprensivi cercando di capire i problemi dei piu' disadattati, col rischio che questi ultimi non capiscano i nostri di problemi. Meglio un regime di polizia che garantisce ordine e sicurezza nelle strade e nelle case, ma col rischio che limiti le libertà anche piu' elementari dei cittadini o meglio un sistema democratico e civile ma con tutti i difetti e le "falle" che ne possono conseguire. Il dibattito e' aperto, con il rischio che non si chiuda mai. Il personaggio interpretato da Lou Gosset jr. e ' il classico "tolleranza zero", che arriva ad uccidere a sangue freddo un innocuo ladruncolo disarmato che si era intrufolato nello stabile. Questo spinge il progressista Charlie (Martin Sheen, progressista anche nella vita) che tanto aveva insistito per assumere il vigilante, a chiederne il licenziamento. Una sera Charlie si reca a casa di Mack per comunicargli il licenziamento. Qui verra' aggredito da un gruppo di teppisti, e Ironia della sorte, sara' proprio Mack a salvargli la pelle. Naturalmente il guardiano non verra' licenziato, anche se tra i due, come mostrano le inquadrature finali del film, ci sara' un rapporto all'insegna di una profonda diffidenza, con il rischio che un'intero palazzo diventi una sorta di fortezza, e qui non puo' non venire alla mente la sgradevolissima ma emblematica pellicola di produzione messicana LA ZONA, diretta da Rodrigo Pla'. Aldila' del dibattito e delle ideologie, il film di Greene e' un'opera forse non originalissima ma di solidissima efficacia e supportata da due ottimi protagonisti. Nota di merito per il glaciale Lou Gosset jr.
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