In seguito alla perdita del grande amore della sua vita, #la giovane tedesca Marie, che fa parte #di un'organizzazione umanitaria che le fa portare aiuto e sollievo travestita da clown, si reca in Giappone nella prefettura di Fukushima dopo il disastro nucleare del 2011. Il suo compito è quello di portare gioia laddove l'uomo ha portato distruzione e panico ma, ben presto, si ritrova a dover ammettere di non essere adatta alla situazione. Prima di far rientro a casa, decide di rimanere da sola in compagnia della vecchia e testarda Satomi, l'ultima geisha della regione. Le due donne sono costrette così a condividere una disastrata abitazione all'interno di una zona off limits. Diverse l'una dall'altra, impareranno ognuna a modo proprio a liberarsi dal passato e dal peso dei loro ricordi.
In modo soprendente (almeno per il sottoscritto), nella terra del sol levante la Dörrie rivela il suo lato più profondo e delicato, grazie a una scrittura sobria ma leggera, e alla prova delle due attrici. ottima anche la fotografia e la colonna sonora, a volte asciutta a volte tenera (ma mai banale). tra Ozu e il primo Wenders.
In uno splendido bianco e nero che si perde tra lande desolate distrutte dalla furia della natura, Fukushima mon amour e' un film che matura dentro e si fa amare sempre più nel ricordo, commuovendoci a distanza, a scoppio ritardato. E tutto ciò è un pregio.
Marie ha perso la sua storia d'amore, e la circostanza, una vera e propria sconfitta cruciale, la accompagna anche sotto forma di incubi ricorrenti, visionari, onirici, comunque agghiaccianti. Lavora come animatrice presso una associazione umanitaria che cerca di portare conforto e buon umore nei luoghi funestati da eventi tragici e sconvolgenti. Per questo la ritroviamo vestita da pagliaccio,… leggi tutto
ANTEPRIME DALLA FRANCIA: "Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da… segue
Marie ha perso la sua storia d'amore, e la circostanza, una vera e propria sconfitta cruciale, la accompagna anche sotto forma di incubi ricorrenti, visionari, onirici, comunque agghiaccianti. Lavora come animatrice presso una associazione umanitaria che cerca di portare conforto e buon umore nei luoghi funestati da eventi tragici e sconvolgenti. Per questo la ritroviamo vestita da pagliaccio,…
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Commenti (3) vedi tutti
Film assolutamente da non perdere!
commento di Giannitp71In modo soprendente (almeno per il sottoscritto), nella terra del sol levante la Dörrie rivela il suo lato più profondo e delicato, grazie a una scrittura sobria ma leggera, e alla prova delle due attrici. ottima anche la fotografia e la colonna sonora, a volte asciutta a volte tenera (ma mai banale). tra Ozu e il primo Wenders.
commento di giovenostaIn uno splendido bianco e nero che si perde tra lande desolate distrutte dalla furia della natura, Fukushima mon amour e' un film che matura dentro e si fa amare sempre più nel ricordo, commuovendoci a distanza, a scoppio ritardato. E tutto ciò è un pregio.
leggi la recensione completa di alan smithee