Con grandi sacrifici il contadino Francesco Esposito, proprietario di un piccolo campo, fa studiare il figlio Mario e lo porta a conseguire la laurea in legge. Il ragazzo, che i genitori vorrebbero accasare con la cugina Assuntina, si innamora invece di un'americana figlia di un industriale elettronico. Abbandona quindi la famiglia e Napoli perché si vergogna delle sue origini. Solo l'imminente morte della madre lo farà tornare a casa, dalla famiglia.
Note
Una delle sceneggiate cinematografiche più robuste e convinte. Merola sguazza, particine per Placido e la Venier!
Un vero "scult". L'ho guardato con gusto, per la serie "quando l'orrore sfiora il sublime". Ma ciò non basta a giustificare un voto alto e nemmeno sufficiente.
La sceneggiata era un genere di rappresentazione popolare, che alternava il canto con la recitazione e il melologo drammatico, nato e sviluppatosi a Napoli, in voga tra gli anni venti e gli anni quaranta, conobbe negli anni settanta ,una seconda giovinezza, grazie a Mario Merola che, aggiunse al clichè tipico,quello del classico triangolo,"isso essa e o'… leggi tutto
Simili capolavori non vanno persi!
La scena del generoso Merola che dopo poche, molli zappate si scola una damigianetta di vino è ai vertici:indimenticabile!!
Da comprare e riporre tra le proprie cose importanti.
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La sceneggiata era un genere di rappresentazione popolare, che alternava il canto con la recitazione e il melologo drammatico, nato e sviluppatosi a Napoli, in voga tra gli anni venti e gli anni quaranta, conobbe negli anni settanta ,una seconda giovinezza, grazie a Mario Merola che, aggiunse al clichè tipico,quello del classico triangolo,"isso essa e o'…
Lo zappatore Francesco, con sudore e sacrifici, fa studiare giurisprudenza al figlio Mario. Una volta diventato avvocato, il ragazzo rinnega però le umili origini della famiglia, accasandosi con una giovane e ricca americana. Ma improvvisamente la madre sta male e Mario ritorna all'ovile.
Zappatore rappresenta uno scarto di lato rispetto alla piega che la carriera da attore (parola…
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Commenti (6) vedi tutti
Un classico nel suo genere
leggi la recensione completa di Furetto60Inqualificabile
commento di animalerazionaleMoscio e statico,belle le canzoni di Mario Merola.
commento di wang yuDegna di nota solo la parte finale del film. Merola a pieni giri.
commento di Leo MaltinUn vero "scult". L'ho guardato con gusto, per la serie "quando l'orrore sfiora il sublime". Ma ciò non basta a giustificare un voto alto e nemmeno sufficiente.
commento di Stepannon c'è male un film del grande mario merola più che apprezzabile.
commento di legolas