Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Non nutro molta passione per il cinema di Stone secondo me quasi sempre ottenebrato da furori ideologici ma ci sono delle rimarchevoli eccezioni e Salvador appartiene a queste.Quello che colpisce in questo film è la furente messa in scena,la concitazione che si vive durante le battaglie tra rivoluzionari e esercito regolare(per modo di dire) in cui vediamo questi fotografi temerari rischiare la vita(e rimettercela anche)per ottenere lo scatto migliore,quello da vendere a piu'caro prezzo possibile.Il pregio di questa operazione è che Stone,aiutato dal vero autore dello scoop,attua una sorta di operazione verita',usando veri nomi,citando fatti storici precisi(la tremenda sequenza dell'assassinio di monsignor Romero) e soprattutto non lasciando nulla sottinteso senza per questo prendere posizioni demagogiche.E se da una parte denuncia i pesanti coinvolgimenti dei servizi segreti americani responsabili di parecchie atrocita'e azioni poco limpide dall'altra non nutre ammirazione specifica per i rivoluzionari che ,se possibile,si comportano anche peggio rispetto all'esercito:quando prendono prigionieri gli sparano direttamente alla nuca per non ritrovarseli di nuovo di fronte in battaglia.E'un film denuncia di un orribile conflitto sconosciuto ai piu'per l'assenza di copertura mediatica,con personaggi veri senza cercare alcun tipo di agiografia,anche il giornalista fotografo protagonista non è uno stinco di santo,anzi,è uno squattrinato quasi alla canna del gas che cerca di fare questo reportage solo per il vile mucchietto di dollari.Toccante il finale con la sua donna con i figli costretta a ritornare indietro da un controllo dei poliziotti dell'immigrazione....
non male
bravo anche se doppiato male
non male
stratosferico e visibilmente coinvolto
un film furente una volta tanto non ottenebrato dall'ideologia
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