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Trama

Tre semplici storie si intrecciano al Banco dei Pegni di Torino sulla sottile linea del debito morale con individui alla ricerca del proprio riscatto. Attraverso le relazioni con gli oggetti, emerge il ritratto di un luogo che è metafora di una società basata sullo scontro eterno tra debitore e creditore.

Approfondimento

LE ULTIME COSE: LA VITA INTORNO AL BANCO DEI PEGNI

Diretto e scritto da Irene Dionisio, Le ultime cose è un racconto corale sullo stare nel mondo al tempo della grande diseguaglianza. A Torino, al Banco dei pegni, una moltitudine dolceamara impegna i propri averi, in attesa del riscatto o dell'asta finale. Tra i mille volti che raccontano l'inventario umano del nostro tempo, tre storie s'intrecciano sulla sottile linea del debito morale.

Sandra, giovane trans interpretata da Cristina Rosamilia, è appena tornata in città nel tentativo di sfuggire al passato e a un amore finito. Stefano, assunto da poco e portato in scena da Fabrizio Falco, si scontra con la dura realtà lavorativa e assiste ai miseri maneggi nel retroscena del Banco. Michele, pensionato impersonato da Alfonso Santagata, per ripagare un debito si ritrova invischiato nel traffico dei pegni.

Con la direzione della fotografia di Caroline Champetier, le scenografie di Giorgio Barullo, i costumi di Silvia Nebiolo e le musiche originali di Gabriele Concas, Matteo Marini e Peter Truffa, Le ultime cose è così descritto dalla regista in occasione della partecipazione del film alla Settimana della Critica 2016: «Perché questo film?

Prima per la provenienza sociale e familiare, poi per gli studi, poi per motivi lavorativi, mi sono sempre chiesta: quanto ci cambiano i problemi economici che giornalmente viviamo? Quanto un debito è soprattutto un debito morale, una colpa? E da dove gli eventi si osservano nel migliore dei modi, nella loro complessa individualità e al contempo universalità? Nei luoghi in cui in piccolo è possibile assistere a meccanismi, procedure, esistenze.

A Torino, mi sono imbattuta nel banco dei pegni e nella sua densità di significato e di vita. Attraverso la mia ricerca, intendo raccontare il luogo come metafora – brulicante di vite vissute, volti, storie - di una società basata sullo scontro nuovo ed epocale tra debitore e creditore. L'essere umano in questo luogo sembra essere spogliato delle sue sembianze naturali, annichilito e reso fragile, piccolo, impotente, di fronte a una rete possente, organizzata, senza nome e senza possibilità di essere interpellata. Attraverso i colloqui, i dialoghi, le relazioni con gli oggetti e le singole storie, volevo creare un affresco tragico, ma al contempo giocoso, quasi comico nella sua fragile tenerezza, che raccontasse di un'umanità di fronte al debito.

In quest'ambiente attraversato da relazioni di tale forza sento che molte delle domande a cui cerco risposta si trasformano in storie da raccontare. Da rimettere in scena nei loro piccolo dettagli, nella loro effimera esistenza, nei loro apparentemente inutili sviluppi. Nella loro potente evocatività. Che ci lascia posare lo sguardo su ciò che l'uomo è divenuto di fronte al sistema debito».

Trailer

Commenti (4) vedi tutti

  • Amaro spaccato di una attività che si basa sulla miseria e sul bisogno delle persone. Un lavoro che richiede un bel po' di pelo sullo stomaco. Film crudo ma ben fatto

    commento di Artemisia1593
  • Film che ha un Suo senso ed e' anche ben Recitato e Diretto.voto.6.

    commento di chribio1
  • Bel film, penalizzato forse da un finale irrisolto per una delle tre storie, secondo me. Anche il personaggio della cornice d'argento interrotto bruscamente.

    commento di faumes
  • Un gran bel film,crudo e realista con un banco dei pegni che rimane l'ultima spiaggia degli "ultimi"....si naviga nella poverta' e nel modo di arrangiarsi...da non perdere.Voto 7.5

    commento di ezio
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nickoftime di nickoftime
6 stelle

Per certi versi potrebbe essere un paradosso. Stiamo parlando della tendenza sempre più invalsa nella cinematografia italiana che vede in aumento il numero di registi esordienti provenienti dal documentario. Nato come alternativa ai prodotti di finzione il formato in questione almeno alle origini rappresentava con diversi gradi di approssimazione quanto di meglio si potesse avere in… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

jonas di jonas
7 stelle

Vicende della varia umanità gravitante intorno a un monte di pietà: un perito neo assunto si scontra con un collega più esperto e disonesto; una trans rifiutata dalla famiglia deve impegnare una pelliccia; un vecchietto vive di espedienti al limite della legalità. Troppo programmatico il personaggio del giovane, ostinatamente deciso a mantenersi puro e infine sceso a… leggi tutto

7 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

supadany di supadany
4 stelle

Venezia 73 – Settimana della critica Ci vuole coraggio per raccontare l’esistenza delle persone rimaste indietro, per non dire proprio escluse, rispetto ai ritmi, e alle frenesie, della società attuale e un banco dei pegni è un luogo simbolico perfetto per rappresentare un degrado prima di tutto morale, in cui le posizioni di forza stritolano regolarmente chi si… leggi tutto

1 recensioni negative

2023
2023
2022
2022
Trasmesso il 5 dicembre 2022 su Rai 5

Recensione

stefanocapasso di stefanocapasso
7 stelle

Al Banco dei Pegni di Torino si rivolge molta gente che non ha più altra scelta che impegnare qualcosa, ben sapendo che difficilmente riuscirà a riscattarla. Fuori molti uomini propongono il mercato nero promettendo guadagni migliori ai malcapitati e dentro il personale non fa sconti a nessuno. In questo panorama seguiamo in particolare tre protagonisti, un giovane appena assunto…

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Utile per 4 utenti
2019
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jonas di jonas
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Recensione
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Nel mese di aprile questo film ha ricevuto 9 voti
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Trasmesso il 1 aprile 2019 su Rai 5
2018
2018
Trasmesso il 9 maggio 2018 su Rsi La2
2017
2017
Nel mese di settembre questo film ha ricevuto 3 voti
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Recensione

alan smithee di alan smithee
7 stelle

Il prezzo delle cose, il valore soggettivo, personale, privato che sostituisce quello intrinseco – spesso anzi quasi sempre ben più elevato, a volte inestimabile – che è quello che ognuno di noi attribuisce a ciò a cui è più legato per ragioni affettive o comunque strettamente personali. Accade pertanto che cose piacevoli, oggetti o testimonianze…

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Utile per 5 utenti
2016
2016
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 9 voti
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Recensione

barabbovich di barabbovich
7 stelle

Avrebbe dovuto essere un documentario il film d'esordio di Irene Dionisio, documentarista cresciuta con Segre e Bellocchio, ma impedimenti burocratici, problemi di privacy e altro lo hanno trasformato in una fiction su un universo difficile, ostile, ulteriormente ispessito dalla crisi: quello degli oggetti dati in pegno. Siamo a Torino e al banco dei pegni si rivolge una umanità di…

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barabbovich di barabbovich
7 stelle

Avrebbe dovuto essere un documentario il film d'esordio di Irene Dionisio, documentarista cresciuta con Segre e Bellocchio, ma impedimenti burocratici, problemi di privacy e altro lo hanno trasformato in una fiction su un universo difficile, ostile, ulteriormente ispessito dalla crisi: quello degli oggetti dati in pegno. Siamo a Torino e al banco dei pegni si rivolge una umanità di…

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nickoftime di nickoftime
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Per certi versi potrebbe essere un paradosso. Stiamo parlando della tendenza sempre più invalsa nella cinematografia italiana che vede in aumento il numero di registi esordienti provenienti dal documentario. Nato come alternativa ai prodotti di finzione il formato in questione almeno alle origini rappresentava con diversi gradi di approssimazione quanto di meglio si potesse avere in…

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Uscito nelle sale italiane il 26 settembre 2016
locandina
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supadany di supadany
4 stelle

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