Regia di Michele Placido vedi scheda film
Ottimo lavoro di Placido
Placido, ispirandosi a un vero fatto di cronaca avvenuto in Francia qualche anno fa,ha girato un bel film asciutto,teso,realistico, dal solido impianto e da una struttura di tipo teatrale.Ho letto che molta critica ha ravvisato diverse assonanze con ,"la parola ai giurati" di Lumet,condivido appieno questa similitudine.In quel film bisognava decidere la sorte di un indiziato di omicidio, che rischiava la pena capitale,tutti erano d'accordo sulla sua colpevolezza,solo uno credeva nel ragionevole dubbio, ma a poco a poco ,in virtù di una grande perseveranza e di una scientifica razionalità Fonda ,riuscì a smontare tutte le tesi colpevoliste, viziate da pregiudizi,razzismo e superficialità,fino a ottenere l' unanimità a suffragio della sua tesi.Qui la posta in palio è il lavoro.Un 'industria tessile viene assorbita da una multinazionale francese,il personale è in fibrillazione,una delegazione di 11 dipendenti deve trattare,per tramite della sua portavoce, tutto pare risolto nessuno verrebbe licenziato ,a condizione però di rinunciare a 7 minuti di pausa pranzo,una bazzecola.Ma la portavoce non è d'accordo,anche lei da sola,all'inizio contro tutte,perché ,dall'alto della sua esperienza , intuisce che quella piccola clausola potrebbe essere essere solo il preludio ad una serie di rinunce e soprattutto un pericoloso segnale di debolezza, dovrà vedersela con straniere all'ultima spiaggia ,con lavoratrici troppo giovani per capire e con chi addirittura metterà in discussione la sua buona fede,tra scontri litigi discussioni,alla fine la spunterà e si deciderà di rifiutare,con l'orgoglio di chi non è disposto a subire ricatti,anche se debole, e riesce a mantenere intatta la propria dignità umana e di lavoratore.
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