Regia di Stefano Calvagna vedi scheda film
Mi sono innamorata di questa storia, mi sono innamorata di Stefano Costa... Un personaggio iconizzabile, con il suo casco e la sua pistola, ma anche un personaggio reale, tormentato, UMANO eppure non patetico come i personaggi "umani" raccontati in tutti gli altri melorammi italiani. Il suo trascorso ci entra nelle vene e lo amiamo anche quando è spietato.
Basso budget ma bellissima fotografia, regia presente, location perfette (fra la sempre splendida Roma, le riprese aeree di un lago paradisiaco, la casa del protagonista decorata eppure vuota, bisognosa di riempirsi come l'anima del personaggio stesso, il corridoio sotterraneo che accompagna e "trasporta" Stefano Costa dalla sua vita solitaria e tranquilla ai mezzi che guiderà per arrivare alle strade dei delitti). Stefano Calvagna interpreta in modo perfetto tutte le nature del suo personaggio. Francesca Fiume è adorabile e credibilissima, nonostante il suo trascorso da attrice comica, nel ruolo di una ragazza intimidita e dolcissima. Ottimi anche Emanuele Cerman e Massimo Bonetti. Finale inaspettato. Questo E' il cinema italiano indipendente.
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