Regia di Gianluca Ansanelli vedi scheda film
Una frizzante commedia romantica made-in-Napoli che si guarda velocemente grazie a un ottimo copione, una trama allettante e dei personaggi simpatici con tutti i loro pregi e difetti.
Commedia originale sotto diversi aspetti e meno banale e prevedibile di ciò che ci si può aspettare.
I suoi intrecci amorosi e risvolti non sono i soliti e i personaggi sono divertenti e simpatici. Il bambino che cerca di far innamorare sua madre dell'uomo che a lui ispira fiducia, fa sorridere richiamando un po' alla mente, con i suoi modi e la sua scaltrezza, i piccanti ragazzini protagonisti del film "Io speriamo che me la cavo". Un tipetto forse non bello fuori, ma così bello dentro da conquistare la ragazzetta che gli piace ed è questo il messaggio che traspare dal film: non è necessario essere perfetti per piacere a chi ci piace!
Gradevole anche il protagonista maschile adulto, interpretato da un ispiratissimo Luigi Esposito, nel ruolo di uno psicologo che conquista l'amore di una donna bella, ma tanto diversa da lui. Sono l'uno l'opposto dell'altro infatti, eppure eppure… la scintilla scocca quando meno se lo aspettano. Lei dolce, spontanea, madre protettiva, ma rozza e ignorante sotto certi aspetti e lui, una volta tanto non è il classico uomo alfa o adone che seduce le donne con il solo sguardo, ma è un tipo imbranato e intellettuale, che al contrario di lei, non capisce nulla di musica napoletana.
Il ritmo e la narrazione della storia sono buoni e il copione brillante, ricco di battute esilaranti e scene stilisticamente efficaci. Sino alla fine ci si chiede cosa accadrà sia tra i protagonisti adulti, che tra quelli bambini.
È un film di evasione, una piacevole commedia rosa da guardare quando si ha bisogno di rilassarsi, se il genere piace.
Il finale, giostrato con sottile ironia e autocitazionismo, è super cool.
Molto bravi, carismatici e naturali tutti gli attori.
L'unica pecca, forse, è la frequenza con cui i personaggi parlano in dialetto napoletano. Ci sarebbero voluti i sottotitoli in certi momenti, ma l'ambientazione non si può di certo cambiare, è il cuore della storia e ciò che la rende gustosa.
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