Regia di Douglas Sirk vedi scheda film
Jack Palance è Attila
Quello che molti considerano un tipico polpettone pseudo-storico hollywoodiano è in realtà un discreto film di costume che può contare sulla regia di un maestro del melodramma (anche se in questo caso pare non fosse soddisfatto del risultato) e soprattutto sull'interpretazione allucinata (un misto di ferocia e terrore superstizioso) di un grande Jack Palance, sicuramente il miglior Attila della storia del cinema. Il tema del contrasto tra civiltà barbara e cristiana è trattato in modo didascalico e superficiale, ma al di là dell'inverosimiglianza storica, rimane un prodotto di genere migliore di tanti nostri peplum degli anni a venire.
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