Regia di Edoardo De Angelis vedi scheda film
Ottimo film di Edoardo De Angelis. Eccellenti le interpretazioni delle protagoniste
Il film narra la storia di due ragazze Dasy e Viola, due gemelle siamesi, adolescenti ,che vivono in simbiosi,dalla nascita, in un’intimità totale e completa. Grazie alle loro incantevoli voci e al loro handicap fisico, che attrae la curiosità e il morboso interesse popolare, danno da vivere a tutta la loro famiglia,esibendosi come cantanti in giro per feste paesane, battesimi e matrimoni,nel piccolo mondo un po’ provinciale e un po’ corrotto dell'hinterland casertano,le due ragazze sono trattate come fenomeni da baraccone,richieste per gli spettacoli di paese.La loro figura finisce per assumere persino un valore pseudo religioso, nel quale superstizione e misticismo si sovrappongono. Però crescendo, Daisy e Viola cominciano a sentire l’esigenza di recuperare la propria autonomia e individualità e quando capuiscono che tramite un intervento chirurgico senza rischi potrebbero essere separate,e diventare proprio come tutte le altre loro coetanee e quindi viaggiare, ballare e fare l'amore come tutti, lottano e si ribellano al destino e al ruolo a cui la loro famiglia, vorrebbe relegarle,cosi comincia per loro una "via crucis" ,Ostacolati in primis proprio dai genitori ,in modo particolare dal padre, un uomo meschino e vile, che probabilmente si è giocato tutti i guadagni realizzati sulle spalle delle figlie,che si oppone con tutte le sue forze alla loro "emancipazione",per poterle continuare a gestire, per abbietti motivi,spaventato all'idea di perdere una preziosa fonte di mantenimento e poi perfino dai parenti parassiti, che fanno parte di questo carrozzone, alla circo Barnum" e che le seguono nelle turnè, fruendo anche loro degli introiti,in più devono lottare anche contro un prete viscido, che sfrutta il loro handicap per fare proselitismo religioso e contro un depravato, che promette loro denaro in cambio di perversi favori sessuali.
Edoardo De Angelis il regista, gira un lavoro impegnativo e di buona fattura, pilotando con maestria due artiste molto giovani in un ruolo delicato e fondamentale per la storia,peraltro corroborato dall'ottima sceneggiatura di Nicola Guaglianone, e con le musiche di Enzo Avitabile, autore della colonna sonora originale. Unico neo,forse è l'andamento narrativo leggermente discontinuo,in quanto Il racconto si sforza di voler seguire svariati temi, dal degrado sociale, a quello umano,e perfino quello religioso,cosi il discorso si segmenta un pò troppo,tuttavia l'opera è comunque notevole, coraggiosa e di grande interesse.
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