Trama
Dasy e Viola sono due gemelle siamesi diciottenni benedette dal dono di una voce incantevole. Il padre le tiene isolate del resto del mondo e sfrutta le loro doti canore per farle partecipare a cerimonie religiose e racimolare così soldi. La vita delle gemelle però viene sconvolta quando Viola si innamora e scoprono la possibilità di essere separate.
Approfondimento
INDIVISIBILI: RINUNCIARE A UN PEZZO DI SÉ STESSI
Diretto da Edoardo De Angelis e sceneggiato dallo stesso con Nicola Guaglione e Barbara Petronio, Indivisibili racconta la storia di Viola e Dasy, due gemelle siamesi interpretate dalle gemelle Marianna e Angela Fontana che cantano ai matrimoni e alla feste. Grazie alle loro esibizioni, Viola e Dasy danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere. Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l'altra si ubriachi, fare l'amore. In poche parole, il loro sogno è "essere femmine".
Con la direzione della fotografia di Ferran Paredes Rubio, le scenografie di Carmine Guarino, i costumi di Massimo Cantini Parrini e le musiche originali di Enzo Avitabile, Indivisibili è così presentato dal regista in occasione della partecipazione del film alle Giornate degli Autori 2016: «Questo è un film sulla separazione e sul dolore che comporta.
Ho ragionato sull'idea che a volte, per crescere, bisogna farsi del male, rinunciare ad un pezzo di sé stessi. Ho cercato un'immagine che rappresentasse al meglio questo concetto e l'ho trovata: due gemelle siamesi appena maggiorenni che scoprono di potersi dividere. Due ragazze attaccate per il bacino che, guardate singolarmente, dovevano essere belle per permettermi di realizzare quell'equilibrio tra attrazione e repulsione che è la linea guida estetica di ogni inquadratura che compongo.
Io vedo il mondo così: sempre in bilico tra la bellezza e la bruttezza. La frequentazione assidua di questo bilico mi ha portato ancora una volta a Castelvolturno. C'ero già stato, è vero, infatti questo film comincia dove finiva il precedente [Perez., ndr], sulla riva destra del Volturno. Quel territorio è un simulacro straziato di una bellezza passata, materiale perfetto per costruire la gabbia dalla quale i miei uccellini vogliono disperatamente scappare.
Il loro sogno è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l’altra si ubriachi… fare l’amore. "Perché sono femmina".
Per raccontare questa storia ho voluto riprese sempre un po' fuori tempo, come la vita».
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Ho capito forse un quinto dei dialoghi, ma lo squallore delle situazioni e dei luoghi mi è rimasto dentro. Voto 6.
commento di ezzo24Indubbiamente un film interessante, oserei dire bello e sorprendente x certi versi ma, veramente, senza sotto titoli, è e rimane un prodotto di nicchia xché nessun altro lo può capire se nn chi conosce quel dialetto. Un peccato.
commento di SaleinzuccaVisione abbastanza sonno-lenta e nulla d'aggiungere.voto.1.
commento di chribio1Già la storia è alcuanto insolita e di poca presa. Parlare in dialetto stretto ci sta, è coerente, ma almeno metteteci i sottotitoli.
commento di marco biNon si capisce un tubo
commento di corradopOttimo film di Edoardo De Angelis. Eccellenti le interpretazioni delle protagoniste
leggi la recensione completa di Furetto60Favola neorealista sul litorale domizio, quello di Edoardo De Angelis è un dramma grottesco in salsa neomelodica che centra il bersaglio tanto nell'ambientazione sospesa tra bellezza e degrado quanto nella rivisitazione metaforica delle contraddizioni di un'arcaica cultura patriarcale a contatto con le derive sensazionalistiche della modernità.
leggi la recensione completa di maurizio73Al centro della storia c’è un caso umano (due gemelle siamesi ormai belle ragazze) che però viene sfruttato dalla famiglia e dall’entourage come un fenomeno da baraccone (cantano benissimo!) e più vengono sfruttate, più Dasy e Viola avvertono un malessere interno, a cui va aggiungendosi, piano piano, la voglia di separarsi.
leggi la recensione completa di michemarUn sorprendente film italiano che non ti aspetti. Il raggiungimento della normalità è una privazione, pena la sopravvivenza.
leggi la recensione completa di KurtisonicEnnesimo film in dialetto napoletano: incomprensibile alla maggioranza degli italiani. E si lamentano pure che i film nazionali vengono snobbati!
commento di gruvierazBelle e identiche, unite al punto coscia per uno scherzo del destino, due sorelle vengono letteralmente "gestite" dai genitori come in lucroso fenomeno da baraccone.
leggi la recensione completa di alan smithee