Trama
Una ragazzina di nome Sophie incontra il grande gigante gentile. Nonostante il suo aspetto intimidatorio, il gigante si dimostra essere di buon cuore ed emarginato dai suoi simili perché si rifiuta di mangiare bambini e bambine.
Approfondimento
IL GGG - IL GRANDE GIGANTE GENTILE: DA UN LIBRO DI ROALD DAHL
Diretto da Steven Spielberg e sceneggiato da Melissa Mathison, Il GGG - Il grande gigante gentile racconta della straordinaria amIcizia tra un ragazzina e un gigante, che le farà scoprire le meraviglie e i pericoli della Terra dei Giganti. Nel cuore della notte, quando adulti e bambini dormono profondamente, le creature delle ombre escono dalle loro tane e invadono il mondo: ciò è quello che è sempre stato raccontato a Sophie, una bambina di dieci anni che vive in un orfanotrofio. Una sera, mentre i compagni dormono, Sophie rompe molte delle regole imposte da Madame Clonkers e lascia il suo letto, mette gli occhiali e guarda fuori dalla finestra al chiaro di luna, quando dal buio scorge qualcosa di molto grande. Si tratta di un gigante, che la prende con sé e la porta in una zona remota: per fortuna di Sophie, il gigante non ha nulla a che spartire con le altre creature che popolano la Terra dei Giganti. Alto 7 metri, con orecchie e naso grandi, il GGG, grande gigante gentile, non divora gli esseri umani, come invece fanno i suoi fratelli, e preferisce nutrirsi di "cetrionzoli". In breve tempo, Sophie e il GGG diventano amici ma la presenza della piccola attira le attenzioni degli altri minacciosi giganti e, di conseguenza, i due decidono di andare a Londra per incontrare la regina e avvertirla del pericolo dei giganti malvagi.
Con la direzione della fotografia di Janusz Kaminski, le scenografie di Rick Carter, i costumi di Joanna Johnston e le musiche di John Williams, Il GGG - Il grande gigante gentile si basa sull'omonimo libro per bambini di Roald Dahl, pubblicato nel 1982, lo stesso anno in cui Spielberg catturava l'immaginazione del pubblico con la storia dell'atipica amicizia di E.T. L'extraterrestre. Tra i narratori per bambini più inventivi al mondo, Dahl ha la capacità di creare personaggi e storie in cui i più piccoli possono identificarsi. La sua capacità di fondere fantastico e terrificante e di rendere i bambini degli eroi è senza pari nel mondo della letteratura: Dahl non nasconde mai nei suoi racconti quanto la vita possa essere difficile e talvolta paurosa o come la felicità si raggiunga solo dopo aver superato prove e ostacoli, non risultando mai accondiscendente con i suoi lettori. Il GGG - Il grande gigante gentile racconta in particolar modo la storia di due anime solitarie che si incontrano e trovano il loro posto nel mondo, un tema ricorrente nella ricca filmografia di Spielberg.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista di Il GGG - Il grande gigante gentile nel ruolo del gigante buono è l'attore Mark Rylance. Nonostante la sua altezza, il GGG è il più piccolo abitante della Terra dei Giganti, basti pensare che i suoi fratelli sono alti dai 12 ai 16 metri, ma anche il più gentile. Parla una lingua stramba e, a differenza dei suoi simili, è vegetariano e non si nutre di carne umana: tale ragione, lo rende fondamentalmente un incompreso, situazione destinata a cambiare grazie all'affetto e all'amicizia della piccola Sophie. Impersonata dall'esordiente Ruby Barnhill, Sophie è una piccola orfana curiosa e piena di compassione ma triste e sola.
Missione finale del GGG e di Sophie è di informare la Regina d'Inghilterra dalla minaccia rappresentata dai malvagi giganti. La Regina ha il volto dell'attrice britannica Penelope Wilton mentre la sua cameriera Mary è portata in scena da Rebecca Hall e il maggiordomo Tibbs, marito della cameriera, da Rafe Spall.
Nella Terra dei Giganti, Sophie ha anche modo di fare la conoscenza delle terribili creature mangiatrici di uomini. Cannibali e assassini, i giganti più terribili sono l'Inghiotticicciaviva, supportato da Jemaine Clement, è alto 16 metri ed ha un ego sovraddimensionato e il San Guinario, portato in scena da Bill Hader, la vera mente del gruppo. A loro si aggiungono altri sette temibili orchi: il ciucciabudella, lo strizzateste, il tritabimbo, il vomitoso, il crocchiaossa, lo spellafanciulle e lo scottadito, interpretati da Adam Godley, Chris Gibbs, Michael David Adamthwaite, Paul Moniz de Sa, Jonathan Holmes, Ólafur Ólafsson e Daniel Bacon.
Note
Adattamento di un romanzo di Roald Dahl.
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
Storia inzialmente intrigante, poi via via sempre più insulsa (come del resto la storia di Roald Dahl da cui è tratto). Verso la fine noia mortale. Però vale la pena vederlo per la computer grafica e alcune trovate.
commento di GioviNCCUn bel film su una bella favola. 8
commento di BradyMamma mia...vabbè, magari piacerà molto ai più piccoli. Un filino imbarazzante parlarne.
leggi la recensione completa di tobanisUn film meritevole di attenzione, molto bella la fotografia, simpatica la storia.
commento di ValekFavola sui temi della diversità e della tolleranza dai toni immaginifici e buffi nel tipico stile di Roald Dahl, adattata dal maestro Steven Spielberg, parzialmente ispirato.
leggi la recensione completa di Fanny SallyRiuscito a metá non riesce a far "sognare" lo spettatore...si lascia guardare ed infondo voler bene,Ma le favole che fanno sognare sono un altra cosa...
leggi la recensione completa di LucaecletticoVa bene, non è il film migliore di Spielberg ma è una piacevole insolita favola...Qualcuno addirittura è uscito dal cinema dopo poco ma a me è piaciuto abbastanza.
commento di marco biNon mi aspettavo un'opera cinematografica di basso livello, così schifosa, da Steven Spielberg! Mancanza di una storia, di una morale, nonostante si faccia uso di discreti effetti speciali. Sconsigliata la visione sia ai bambini sia agli adulti per le scene poco divertenti.
commento di Mr AndrewLo schifosogno: quello che dice cosa hai fatto e .. non perdona!
leggi la recensione completa di champagne1L'infallibile cineasta prende per mano i piccini e li accompagna in un sogno ad occhi aperti.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoBuoni sentimenti e tolleranza per una favola che lega antiche atmosfere del racconto nordico con i sentimenti di solidarietà che avranno la meglio su problematiche apparentemente irrisolvibili. Il trionfo di un'amicizia impossibile che eleva e rafforza, e delle buone maniere, come soluzione definitiva da prendere più che mai sul serio oggigiorno.
leggi la recensione completa di alan smithee