Regia di Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone vedi scheda film
...in una Napoli cupa e notturna regno di tutte le nefandezze la povera Cenerentola riesce a salvarsi...film assolutamente vietato ai bambini!
Film d’animazione ambientato in una Napoli cupa, notturna, spettrale che a tratti ricorda Gotham City. Tutta l’azione si svolge su una grande nave tecnologica e anche dal funzionamento misterioso ormeggiata nel porto. E’ una nave che ha la capacità di creare e trattenere immagini dell’esterno e di quello che è successo nella nave, sotto forma di immagini trasparenti e luminose che si ripropongo da sole senza essere evocate da qualcuno. Il progettista della nave è uno scienziato, padre della bambina che sarà poi la Gatta, che vuole fare della nave e della realtà intorno alla nave incapsulata in una specie di spazio enorme controllato dalla nave, una specie di Candalù tecnologica. Il padre ama una bellissima donna, già madre di cinque figlie una più odiosa dell’altra, e si organizza il matrimonio. Ma la donna è legata a un gangster di rilievo ‘O Re che ha organizzato il matrimonio della sua donna per ammazzare subito dopo il marito e prendere possesso della nave e della bambina e di tutta l’attività che da questa nave sarebbe nata.
Nei successivi quindici anni la donna rimane a gestire tutta l’attività e ad angariare la povera bambina. Il finale, da film d’azione americano, vedrà la donna che fa saltare in aria la nave nel giorno del matrimonio de ‘O Re con la Gatta. Ovviamente il solito ologramma a mostrato alla ragazza la scena di ‘O Re che uccide il padre e la ragazza di vendicherà e scappa dalla nave giusto in tempo.
Io non amo molto i film di animazione e mi ha attratto la curiosità di vedere una rivisitazione della favola ambientata a Napoli. Il film tiene l’attenzione dello spettatore fino alla fine e si caratterizza per la psicologia dei personaggi tutti determinati nel loro modo di essere. I cattivi (‘O Re, la matrigna, il mucchio selvaggio di sorellastre, i guardaspalle de ‘O Re, ecc) che sono cattivi fino in fondo e la povera ragazza e Primo, il poliziotto, che era stato la guardia del corpo del padre, e che alla fine salverà la ragazza, sono i buoni.
Belle le canzoni, eccezionale quella cantata da ‘O Re che descrive Napoli come una vera e propria fogna a cielo aperto, serrato il ritmo per tutto il film, una grafica molto anni ’50 con vestiti da gangster e macchinoni americani tipo quelli che si vedono all’Avana. Di Napoli non si riconosce niente tranno sullo sfondo il Vesuvio, la collina del Vomero e, al largo, il profilo di Capri.
Ovviamente non è un film adatto ai bambini!!!
All’inizio del film c’è un piccolo altro breve film d’animazione di cui non mette conto parlarne.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta