Trama
In un misterioso porto di Napoli, in un futuro non tanto lontano, il criminale 'O Re con i suoi scagnozzi si contende il controllo del territorio e le attenzioni di Cenerentola, una ragazza molto speciale. Oppressa dalla famiglia e serva delle sorellastre, Cenerentola vive in un contesto di ingiustizia, traffici illegali, avidità e rivalità, maturando in lei il desiderio di vendicare la morte del padre, avvenuta anni prima.
Approfondimento
GATTA CENERENTOLA: NAPOLI, TRA PASSATO E FUTURO
Diretto da Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak e Dario Sansone, e sceneggiato dai quattro con Marianna Garofalo e Italo Scialdone, Gatta Cenerentola racconta la storia di Cenerentola, che è cresciuta all'interno della Megaride, un'enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all'ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto 'o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d'accordo con la matrigna, sfrutta l'eredità dell'ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell'intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.
Con le musiche di Antonio Fresa e Luigi Scialdone e canzoni tra gli altri di Enzo Gragnaniello, Guappecartò e Daniele Sepe, Gatta Cenerentola trae ispirazione da una delle fiabe di Giambattista Basile contenute in Lo cunto de li cunti e nasce come frutto della collaborazione di un gruppo di artisti, animatori, disegnatori, musicisti e produttori, che si sono incontrati nel 2014 mentre lavoravano al film d'animazione L'arte della felicità. Unito da quel progetto, il gruppo ha deciso di dedicarsi a Gatta Cenerentola pescando nelle radici della narrativa appartenente alla tradizione orale. Raccontando di relazioni e riscatto, crudeltà e amore, criminalità e candore, il racconto di Cenerentola fatto dal Basile ben si prestava a una trasposizione animata in chiava moderna. A narrare la genesi di Gatta Cenerentola sono gli stessi registi, a cominciare da Alessandro Rak: "Ritorno al futuro. Ciò è quello che rappresenta per noi Gatta Cenerentola, pellicola creata dallo stesso team di L'arte della felicità. Per realizzarla, abbiamo deciso di ritornare a casa nostra, Napoli. Tuttavia, questa volta, l'ambientazione è data da una nave futuristica e gigantesca ancorata nel porto. E la storia è composta da due differenti parti: l'età della luce e l'età della cenere. Passato e presente, finzione e realtà, convivono nello stesso posto. La nobiltà degli ideali del passato si scontra con la miseria delle ambizioni del presente in una battaglia che deciderà il destino del porto, della città e della nostra Cenerentola". Prosegue Ivan Cappiello: "La celebre fiaba di Cenerentola, tramandata oralmente da un continente all'altro di generazione in generazione e adattatasi al tempo e allo spazio, trova la sua prima versione scritta a Napoli, intorno al 1600. Traendo ispirazione da tale originale e spietata versione, abbiamo deciso di raccontare la nostra Gatta Cenerentola: una fiaba con tinte noir dove gli archetipi fantastici si adattano alla modernità, raffigurata in tutti i suoi eccessi. Così, in un futuro dal gusto retrò, una tecnologia fantascientifica prende il posto della più tradizionale magia. Il mito del matrimonio come ideale si oppone a quello per puro interesse. Il re che organizza il ballo in maschera cede il posto a un boss del crimine. Il palazzo reale si trasforma in una vecchia nave da crociera semiaffondata e ancorata in un porto dimenticato, dove cadono le ceneri dell'indomabile Vesuvio. In tale contesto, nel ricordo di un glorioso passato, in un presente oscuro e alla ricerca di un possibile futuro, vive ancora una volta il racconto di Cenerentola". Continua Marino Guarnieri: "Siamo cresciuti molto dai tempi di L'arte della felicità sia tecnicamente sia artisticamente, sia come individui sia come gruppo. Oltre che da noi registi, la nostra squadra di lavoro è composta da talenti che hanno contribuito molto a far crescere la nostra società di produzione, la Mad Entertainment, e a mettere in scena la storia della nostra Cenerentola. Creativi, specialisti e artisti hanno supervisionato la creazione e la realizzazione della Napoli descritta nel film. Grazie all'esperienza di tutti noi siamo stati in grado di seguire procedure poco convenzionali, che ci hanno permesso di sperimentare ed esplorare soluzioni stilistiche che hanno portato dei benefici alla narrazione". Conclude infine Dario Sansone: "Il nostro progetto offre una reinterpretazione innovativa del racconto di Cenerentola a partire dalla sua ambientazione in una Napoli tanto futuristica quanto improbabile. Abbiamo cercato (ed è stata questa la sfida più emozionante) di mettere in scena una storia universalmente nota sotto una nuova luce, accompagnandola con una colonna sonora originale che presenta alcuni dei talenti napoletani più rappresentativi della città al giorno d'oggi. Abbiamo tutti lavorato con la voglia di rinnovare la tradizione partendo dal tono grezzo del racconto del Basile e con l'intento di ridare nobiltà alla cultura del nostro passato".
Il cast
A dirigere Gatta Cenerentola sono Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak e Dario Sansone. Regista e animatore, Cappiello ha iniziato la sua carriera nel 1998 come disegnatore e illustratore collaborando con alcune delle più importanti case editrici di fumetti italiane (Sergio Bonelli Editore, Star Comics).… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Il muro è molto meglio del poster... na 'zòza' in dialetto solo per locali. Inguardabile anche per il livello di violenza da anime giapponesi. INSULSO!!!!! voto NEGATIVO
commento di BradyIl poster è molto meglio del film
leggi la recensione completa di arcicicciofilm d'animazione per adulti, con sceneggiatura e dialoghi molto curati. Mostra una Napoli da dopo l'eruzione del Vesuvio, con molti egoismi e poche speranze. Ottima anche la colonna sonora. Un film da non perdere.
commento di cammerciDisegni bellissimi, ambientazione ricca di atmosfera, personaggi molto ben delineati, anche se taluni un po'stereotipati. Bellissimo quello della matrigna. La trama è interessante, c'è un buon ritmo, tiene alta l'attenzione fino alla fine. Insomma molto bello, mi è piaciuto!
commento di adri76Una sciccheria di film, l'animazione la sappiamo fare anche noi italiani.
leggi la recensione completa di frankdeniroMah,niente da segnalare.
leggi la recensione completa di chribio1Film imperdibile per gli amanti dell'animazione. Non è per bambini.
leggi la recensione completa di tobanis...in una Napoli cupa e notturna regno di tutte le nefandezze la povera Cenerentola riesce a salvarsi...film assolutamente vietato ai bambini!
leggi la recensione completa di fratellicapone