Regia di James Franco vedi scheda film
Dopo le trasposizioni da Mc Carthy e Faulkner, prosegue l'impegno civile e storico del Franco regista, alle prese con una nuova trasposizione da un romanzo d'autore: Steinbeck questa volta.
VENEZIA 73 - CINEMA NEL GIARDINO
Dopo Child of God ed As I lay dying prosegue l'impegno da regista (qui coinvolto pure in qualità di attore protagonista) di James Franco nell'adattamento cinematografico di classici della letteratura americana ambientati nel periodo della Grande Depressione.
Qui ci troviamo in California, tra un gruppo di 900 raccoglitori di mele accampati ai margini dei campi di tre proprietari terrieri, coalizzatisi per abbassare la paga ben al di sotto dei limiti di umana sopravvivenza.
L'ex detenuto Jim Nolan si ribella à questa condizione di schiavitù imposta e inflitta con l'arroganza e lo strapotere di chi vuole lucrare sulla indigenza altrui e induce il gruppo ad organizzarsi dando forma e voce alle prime manifestazioni di dissenso che portarono in seguito ai primi scioperi, costati peraltro vite umane e sacrifici disumani, ma anche foriere della futura legislazione a favore dei lavoratori.
Film corale, che non rinuncia a qualche facile retorica populista, ma che si evidenzia per l'impegno di un attore ormai regista a pieno titolo, impegnato a dare il massimo quando concentrato in questo ruolo.
La regia di Franco diviene più sicura dei pur validi precedenti, il racconto corale, coadiuvato dalla presenza di un gran cast, funziona e l'impegno e la voglia di raccontare le prime forme di associatives tra workers contro lo strapotere dei rentiers funziona e merita un plauso.
Prodotto come i precedenti da Andrea Iervolino e Monika Bacardi. Un appuntamento veneziano che per James François, attivissimo sia come attore che come regista, sta diventando una positiva consuetudine.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta