Trama
Lev Trotzky, fondatore della IV Internazionale e avversario di Stalin, rifugiatosi a Città del Messico, viene assassinato da Frank Jackson, un sicario dal sangue freddo che trasforma il suo gesto nell'affermazione di un'identità altrimenti incerta.
Note
Un film di forti tensioni psicologiche, alla maniera di Losey che alterna i ritmi della narrazione e costruisce un racconto discontinuo ma dal denso fascino.
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Commenti (1) vedi tutti
Burton e Delon si rimbalzano il ruolo principale del film sposando entrambi l'accellerata tensione psicologica dei rispettivi personaggi. Joseph Losey rifugge da ogni verbosità didascalica o eccesso retorico, non spettacolarizzando né la preparazione del delitto né tantomeno l'afflato militante. Facendo de "L'assassinio di Trotsky" un film onesto.
commento di Peppe Comune