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La coppia dei campioni

Regia di Giulio Base vedi scheda film

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La recensione su La coppia dei campioni

di mm40
1 stelle

Due dipendenti di una ditta vincono un viaggio a Praga per la finale della Champions League. Uno è milanese, dirigente, ricco, di destra e desideroso di avventure sessuali; l'altro è romano, magazziniere, di modesta estrazione sociale, di sinistra e bravo padre di famiglia. Seguono gag coprolaliche.

 

Quando leggi il titolo, non sai se crederci davvero. Anche se hai già visto il peggio dei peggiori cinepanettoni e se conosci a memoria le smorfie di Jerry Calà, le toccate di palle di De Sica e tutto il repertorio di infamie in romanesco di Enzo Salvi, quando leggi La coppia dei campioni non riesci a capire se è un sogno o la cruda, miserevole - e in quanto tale, per un amante del trash, succosa dispensatrice di gioie inenarrabili - realtà. È successo sul serio: qualcuno ha pensato bene di scrivere e girare un film intitolato La coppia dei campioni - e, manco a dirlo, i suoi contenuti rispecchiano la povertà linguistica del titolo: Massimo Boldi e Max Tortora (in sostituzione del compianto Christian De Sica) in vacanza aziendale a vedere la finale di Champions League! Un'idea grandiosa: Boldi milanese; Tortora romano. Boldi di destra; Tortora di sinistra. Boldi ricco e crapulone; Tortora povero e brav'uomo... e così via, ad libitum sulla scia del già visto, dello scontato e soprattutto del qualunquismo più sfrenato. Macchiette italiote imperversano sullo schermo rimettendo in piedi per l'ennesima volta il teatrino ormai fuori dal tempo dell'italiano all'estero, che riesce sempre a distinguersi per la sua ignoranza, maleducazione, taccagneria e via dicendo. Il tutto senza un briciolo di precisa cattiveria, si intende: nessuno può riconoscersi nei protagonisti di una pellicola del genere, estremizzati nella loro vuotezza, contenitori di luoghi comuni da bar e capaci di esprimersi solamente per frasi fatte e barzellette di fattura discutibile. Fra gli altri elementi del cast si ricordano (come dimenticarsene?) Anna Maria Barbera, Enzo Casertano e Massimo Ceccherini; sul fatto che Giulio Base non meriterebbe di dover girare lavori simili è difficile non essere d'accordo, ma d'altronde la sua buona versatilità lo rende capace anche di invischiarsi in situazioni simili pur di campare. Già meno spiegabile è la sua firma sulla sceneggiatura, ma tant'è. 1,5/10.

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