Regia di Travis Knight vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA - ALICE NELLA CITTA'
L'animazione ha dalla sua il merito di permettere di compiere viaggi nell'immaginario e nel mondo della fantasia, anche ben oltre i limiti sempre più spinti a cui la tecnica e gli effetti speciali dei film tradizionali ci hanno ormai abituato o viziato.
In più, sempre la stessa tecnica, ha il pregio di essere, economicamente, il vero ramo trainante dell'industria cinematografica, tanto da spingere le majors ormai ad investire soprattutto il prodotti del genere, che vediamo uscire ormai con cadenza settimanale continua, registrando anche uscite multiple e concorrenze spietate tra grandi case di produzione.
Non si starà un pò esagerando? Il successo commerciale degli incassi dice di no; la qualità tecnica, spesso eccelsa, nemmeno.
Ma le storie, le vicende raccontate, sono davvero così necessarie, utili, formative, adatte e divertenti per un pubblico più giovane, al quale peraltro sono tradizionalmente riservate queste produzioni milionarie?
Kubo e la spada magica presenta una storia complessa e pure drammaticamente incisiva, forte, che non riusciamo a pensare come possa esaltare o far bene ad un bambino di 5/6 anni o pure meno. Per i più grandi invece non si capisce cosa possano trovarci nella concitata vicenda del figlio di un famoso guerriero, funestato da uno spirito malvagio e accompagnato nella sua avventura baracconesca e senza sosta, da due bislacchi genitori (una madre scimmia e da un padre scarabeo), per affrontare le ire di un nonno cieco che ha pure privato il ragazzino di un occhio.
La vicenda, insomma, non mi sembra possa esaltare nessuna fascia di pubblico: complessa per i più piccini, sterile e sempre uguale a se stessa in tutti i suoi duelli e battaglie per un utente più smaliziato ed adulto. Mi daranno senz'altro torto gli incassi. Buon per chi lo ha prodotto, a patto che non continui ad approfittarne, e pensi non solamente al portafoglio, alla qualità tecnica, ma pure alla storia in se stessa, elemento base che viene prima del modo in cui deve essere rappresentata.
Qualche bel origamo del resto non è sufficiente a farci cambiare di avviso riguardo a questa produzione milionaria, né tantomeno la lodevole qualità tecnica dell'animazione, circostanza ormai considerata come un dato di fatto, soprattutto da parte di produzioni made in Usa come questa.
Le voci sono piacevoli, soprattutto quella seducente di Charlize Theron: tra gli attori che intervengono, non ci crederete, appare ancora una volta (la quarta in tutta la Festa romana) l'ormai onnipresente Rooney Mara, prezzemolina della rassegna capitolina.
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