La recensione su Kubo e la spada magica

di andry10k

9 stelle

Eccolo qui, il nuovo mezzo capolavoro di quei geniacci della Laika Entertainment che non accennano ad abbassare la qualità, sia dal punto di vista visivo che in parte narrativo. E come tutti i migliori film, non solo di animazione, anche questo parla di vita, e morte soprattutto, raccontandola secondo l'ottica estreamemente positivistica e affascianante del paese del sol levante e attraverso un incredibile e molto fantasiosa avventura nell'antico giappone.

I livelli tecnici sono sempre altissimi, la regia è anche troppo ben curata e anche lenta, in senso buono, in molte inquadrature per essere un film d'animazione. Forse nelle scene d'azione, che non è proprio il punto forte di questo studio, puo' non essere cosi' incisiva. La stop motion direi che è proprio la tecnica che più di tutte mi affascina e quindi non posso che essere rimasto estasiato fin dalla prima inquadratura: i capelli, i peli di una scimmia, il continuo gioco con la "carta" e con gli origami che fa il nostro protagonista sono resi in maniera incredibile, ed emanano una forza d'immagine spaventosa.

Tra scene riuscitissime (la maggior parte) sia più compassate che più movimentate, e scene meno accattivanti (quasi irrisorie), procede l'avventura, perchè di vera e propria avventura si tratta), del piccolo e ben caratterizzato (come tutti) Kubo e di altri personaggi di contorno che geniali è dire poco: una scimmia, un guerriero scaraffaggio e un piccolo samurai di carta. L'interazione tra questi è molto semplice e "naturale" e per questo riuscitissima, tra amori, controversie, dispetti che emozioneranno e diverteranno anche i più piccoli. Si "anche", perchè per quanto mi riguarda è un titolo diretto molto di più a ragazzi e adulti che ai bambini. Diverte sicuramente anche i più piccoli viste le situazioni e i personaggi buffi, ma il messaggio di fondo, anche se assolutamente non velato ma charissimo nelle scene finali, sarà compreso e inglobato(almeno si spera) solo da chi saprà guardare dietro la fantastica e divertente avventura del piccolo giapponesino.

Commuove si, ma è uno di quei film che fa stare bene alla fine e viene veramente voglia di abbracciare in pieno tutta l'ideologia giapponese/buddista che ci viene mostrata. Non per non dare l'importanza che si deve ad una morte e alla lacrime che provoca, quelle servono a tutti, ma perchè "scegliendo", come fa Kubo sul finale prima di pizzichare le "Two Strings", l'umanità, la famiglia, la vita sia nel bene che nel male, rispetto ad una felice ma "finta" illusione, si dovrebbe essere contenti, realizzati e pieni; e anche se ci sarà da versare qualche lacrimuccia (solo una ma "importante" quella del nostro protagonista) dopo non dovremmo temere di rialzarci e magari di sorridere anche se un'altra "lanterna" a cui volevamo bene sta volando via, Kubo insegna.

P.S. Titolo italiano questa volta veramente assurdo, vedessero almeno il film prima di dare cosi' importanza ad una "spada magica" che è completamente inutile, quando il titolo originale (Kubo and the Two Strings che vi sembrerà ancora più bello dopo averlo visto) ha un significato ben più profondo.