Regia di Chad Stahelski vedi scheda film
Le azioni dello sterminatore per vendetta John Wick proseguono: uno dei non molti successi di cassetta recenti per Keanu Reeves ha trovato prontamente il verso per avere un sequel. Nel quale l'azione si sposta a Roma, per via di un incarico dato al superkiller Wick da un rampante boss della mala internazionale, impersonato da Riccardo Scamarcio: deve uccidere la di lui sorella ( Claudia Gerini), a sua volta regina del crimine nella capitale italiana. Wick acconsente, dietro ricatto del mafioso, e da qui si dipana la nuova sfida all'ultimo proiettile per l'atletismo massacratore del personaggio interpretato per la seconda volta da Keanu Reeves. Tanto per dire, se nel primo film i morti erano 67, qua diventano 112, di cui 108 fatti fuori dal protagonista: pare di assistere ad un videogame del genere "spara-spara", dato che spesso Wicka adopera uno schema per eliminare coloro che si trova di fronte. La parte ambientata a Roma è ridicola, con una Gerini che con solennità pronuncia battute puerili, e Scamarcio dona al suo malvagio una fissità da manichino che sconcerta: gli è rivale, in tal senso, Keanu Reeves, che al suo ammazzasette dà tale caratteristica, che va a sommarsi alle numerose pecche di questo seguito. Il casting ha previsto una riunione tra Reeves e Laurence Fishburne, anni dopo le sequenze insieme di Neo e Morpheus nella trilogia di "Matrix", ma è una stanca strizzata d'occhio, visto che il personaggio dell'attore più anziano è l'ennesimo Gran Maestro clandestino di inusitato e nascosto potere. Il film si chiude con Wick un'altra volta sotto tiro, il che fa pensare ad un possibile numero tre: ma visto lo svolgimento di questo episodio, ci si può anche augurare di no.
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