Regia di Chad Stahelski vedi scheda film
Questo lungo film d'azione racconta del ritorno di John Wick, un killer che precedentemente si era ritirato dal mondo del crimine, ma era stato costretto a rientrarvi dopo aver subito un'azione violenta. In questo successivo episodio, il protagonista viene contattato da un boss della Camorra per compiere l'ennesimo omicidio su commissione; portato a termine il "lavoro", però, John Wick capisce di essere anch'egli vittima delle macchinazioni del criminale. Questo film non offre nulla di nuovo rispetto al predecessore; gran parte delle due ore è occupata da sequenze d'azione molto coreografiche, durante le quali il personaggio interpretato da Keanu Reeves massacra meccanicamente decine e decine di sicari, guardaspalle, etc.; la conclusione è assai prevedibile, e, come sembra essere diventata consuetudine, lascia presagire che vi sarà almeno un ulteriore episodio. La particolarità del film è insita nella descrizione - introdotta nell'episodio precedente e ampliata in questo - di un mondo "sotterraneo" di assassini su commissione, con precise regole e notevoli servizi di "supporto". Alberghi come inviolabili territori neutrali in cui ritemprarsi e dialogare con i colleghi; negozi forniti di ogni tipo di arma; un grande disco dorato come moneta di scambio; un centro di comunicazioni che si avvale di strumenti analogici o comunque non intercettabili - telescriventi, computers di inizio anni '80, etc. - per smistare messaggi agli assassini, che sono ovunque e si nascondono nelle vesti di personaggi insospettabili. Tra gli attori, Keanu Reeves fa il suo lavoro senza infamia ne' lode. Poco convincente Scamarcio, gradevole Claudia Gerini nella sua breve ma drammatica apparizione. Interessante il fatto che il film sia in parte ambientato in Italia, nonostante la Roma rappresentata sia assai irrealistica - alla festa privata nei Fori Imperiali non si è ancora arrivati! Come si è soliti scrivere per questi film, a chi ha apprezzato il precedente, piacerà anche questo episodio.
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